Obiettivo. Gli Autori hanno preso in cosiderazione una casistica di 94 soggetti (73 di sesso maschile e 21 di sesso femminile), deceduti per trauma cranico e con periodi di sopravvivenza variabili da poche ore sino ad alcuni mesi, al fine di verificare la pratica applicazione di metodiche istochimiche e immunoistochimiche per la valutazione della cronologia delle lesioni contusive cerebrali. Metodo. Sono state utilizzate le seguenti metodiche istologiche (oltre alla tradizionale ematossilina): secondo Perls, per l’evidenziazione dei depositi di ferro emosiderinico accumulato nei macrofagi in seguito a processi emolitici, secondo Mallory, che permette la colorazione delle fibrille neurogliali, ma anche della fibrina e delle strutture collageniche, secondo Klüver-Barrera, che permette una colorazione selettiva per la mielina, e secondo Bielschowsky, che sfrutta le proprietà argirofile delle neurofibrille. Si sono successivamente utilizzati con metodica immunoistochimica anticorpi anti-GFAP anti-CD15 ed anti-HSP 70. Risultati. L’evidenziazione dei parametri istomorfologici principali (edema cerebrale, infiltrazione eritrocitaria, infiltrazione linfocitaria, macrofagica ed emosiderofagica, pallore neuronale, picnosi cellulare, ipercromasia, presenza di retraction balls, rigonfiamento e retrazione assonale, nonché di gliosi, attivazione della componente astrogliale, polimorfonucleata e neuronale) ha permesso di inferire una possibile applicazione delle metodiche indagate ai fini della datazione delle lesioni encefaliche. Conclusioni. La possibilità di determinare la cronologia di una lesione traumatica encefalica attraverso l’ausilio dei parametri istomorfologici presi in considerazione è stata confermata da alcuni spunti offerti dai dati ottenuti, soprattutto in riferimento alla reazione ematica polimorfonucleata e macrofagica, all’attivazione astrocitaria e alla reazione mesenchimale.

Quadri istologici e immunoistochimici nelle lesioni traumatiche dell’encefalo.

DE FERRARI, Francesco;MANZONI, Samuele
2007-01-01

Abstract

Obiettivo. Gli Autori hanno preso in cosiderazione una casistica di 94 soggetti (73 di sesso maschile e 21 di sesso femminile), deceduti per trauma cranico e con periodi di sopravvivenza variabili da poche ore sino ad alcuni mesi, al fine di verificare la pratica applicazione di metodiche istochimiche e immunoistochimiche per la valutazione della cronologia delle lesioni contusive cerebrali. Metodo. Sono state utilizzate le seguenti metodiche istologiche (oltre alla tradizionale ematossilina): secondo Perls, per l’evidenziazione dei depositi di ferro emosiderinico accumulato nei macrofagi in seguito a processi emolitici, secondo Mallory, che permette la colorazione delle fibrille neurogliali, ma anche della fibrina e delle strutture collageniche, secondo Klüver-Barrera, che permette una colorazione selettiva per la mielina, e secondo Bielschowsky, che sfrutta le proprietà argirofile delle neurofibrille. Si sono successivamente utilizzati con metodica immunoistochimica anticorpi anti-GFAP anti-CD15 ed anti-HSP 70. Risultati. L’evidenziazione dei parametri istomorfologici principali (edema cerebrale, infiltrazione eritrocitaria, infiltrazione linfocitaria, macrofagica ed emosiderofagica, pallore neuronale, picnosi cellulare, ipercromasia, presenza di retraction balls, rigonfiamento e retrazione assonale, nonché di gliosi, attivazione della componente astrogliale, polimorfonucleata e neuronale) ha permesso di inferire una possibile applicazione delle metodiche indagate ai fini della datazione delle lesioni encefaliche. Conclusioni. La possibilità di determinare la cronologia di una lesione traumatica encefalica attraverso l’ausilio dei parametri istomorfologici presi in considerazione è stata confermata da alcuni spunti offerti dai dati ottenuti, soprattutto in riferimento alla reazione ematica polimorfonucleata e macrofagica, all’attivazione astrocitaria e alla reazione mesenchimale.
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