Con la sentenza n. 2458/2025, la Corte di Cassazione ha affermato la possibilità di qualificare come fiscalmente residente in Italia una società olandese interamente controllata da un soggetto italiano, valorizzando indizi gravi, precisi e concordanti relativi alla direzione unitaria di fatto. Pur in assenza di una partecipata italiana, la Corte ha applicato la presunzione legale ex art. 73, comma 5-bis, TUIR, generando dubbi interpretativi sulla corretta portata della norma. La decisione ribadisce il primato della sede dell’amministrazione effettiva come criterio sostanziale di collegamento, ma evidenzia al contempo una forzatura nell’uso della presunzione legale, in contrasto con la prassi dell’Agenzia delle Entrate e con l’impianto letterale della norma.
Residenza fiscale delle società estere eterodirette: limiti all’applicazione della presunzione legale ex art. 73, comma 5-bis TUIR - Cassazione n. 2458/2025
Filippo Baglioni
2025-01-01
Abstract
Con la sentenza n. 2458/2025, la Corte di Cassazione ha affermato la possibilità di qualificare come fiscalmente residente in Italia una società olandese interamente controllata da un soggetto italiano, valorizzando indizi gravi, precisi e concordanti relativi alla direzione unitaria di fatto. Pur in assenza di una partecipata italiana, la Corte ha applicato la presunzione legale ex art. 73, comma 5-bis, TUIR, generando dubbi interpretativi sulla corretta portata della norma. La decisione ribadisce il primato della sede dell’amministrazione effettiva come criterio sostanziale di collegamento, ma evidenzia al contempo una forzatura nell’uso della presunzione legale, in contrasto con la prassi dell’Agenzia delle Entrate e con l’impianto letterale della norma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
