Le sentenze in commento hanno ad oggetto controversie nascenti dalla mancata ricezione di un messaggio di posta elettronica: nel caso del Tribunale di Milano si tratta di una e-mail ordinaria tramite la quale la convenuta informava parte attrice sulle disposizioni della merce; nel caso della Corte d’Appello di Napoli, invece, la mancata ricezione è riferita aduna PEC contente una notifica di un decreto ingiuntivo. Analizzando i criteri su cui si fonda la paternità di una e-mail ordinaria e quali sono gli oneri e gli obblighi gravanti sui titolari di una casella PEC e sui loro gestori, il presente contributo intende esaminare e poi confrontare i riflessi di questi due metodi di comunicazioni in ambito probatorio.
L’EFFICACIA PROBATORIA DELLA POSTA ELETTRONICA
Prandi Alessandra
2024-01-01
Abstract
Le sentenze in commento hanno ad oggetto controversie nascenti dalla mancata ricezione di un messaggio di posta elettronica: nel caso del Tribunale di Milano si tratta di una e-mail ordinaria tramite la quale la convenuta informava parte attrice sulle disposizioni della merce; nel caso della Corte d’Appello di Napoli, invece, la mancata ricezione è riferita aduna PEC contente una notifica di un decreto ingiuntivo. Analizzando i criteri su cui si fonda la paternità di una e-mail ordinaria e quali sono gli oneri e gli obblighi gravanti sui titolari di una casella PEC e sui loro gestori, il presente contributo intende esaminare e poi confrontare i riflessi di questi due metodi di comunicazioni in ambito probatorio.| File | Dimensione | Formato | |
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