Il contributo analizza la previsione - introdotta nell'art. 120, comma 4-bis, del Testo Unico della Finanza dal D.l. 16 ottobre 2017, n. 148 - che impone a coloro che acquistino una partecipazione superiore al 10 per cento in un emittente quotato di dichiarare all’emittente e alla Consob gli « obiettivi » che intende perseguire nei sei mesi successivi. L'analisi è condotta con attenzione al dato comparatistico e ai modelli stranieri che prevedono simili dichiarazioni di "intenzione"; taluni prevedibili effetti indotti dall'applicazione della norma sono esaminati sul piano dell'analisi economica del diritto. Sono quindi passati in rassegna alcuni aspetti applicativi, tra cui, in particolare, il rapporto tra obbligo di dichiarazione delle "intenzioni" e processo decisionale del dichiarante, l'impatto della norma sugli acquisti effettuati dal dichiarante in pendenza del termine per la comunicazione (anche alla luce della giurisprudenza sul c.d. insider di se stesso), il regime applicabile in caso di cambiamento delle intenzioni dichiarate, le possibili interrelazioni con la disciplina della manipolazione del mercato.

Note sulla disciplina anti-scorrerie

Giulio Sandrelli
2018-01-01

Abstract

Il contributo analizza la previsione - introdotta nell'art. 120, comma 4-bis, del Testo Unico della Finanza dal D.l. 16 ottobre 2017, n. 148 - che impone a coloro che acquistino una partecipazione superiore al 10 per cento in un emittente quotato di dichiarare all’emittente e alla Consob gli « obiettivi » che intende perseguire nei sei mesi successivi. L'analisi è condotta con attenzione al dato comparatistico e ai modelli stranieri che prevedono simili dichiarazioni di "intenzione"; taluni prevedibili effetti indotti dall'applicazione della norma sono esaminati sul piano dell'analisi economica del diritto. Sono quindi passati in rassegna alcuni aspetti applicativi, tra cui, in particolare, il rapporto tra obbligo di dichiarazione delle "intenzioni" e processo decisionale del dichiarante, l'impatto della norma sugli acquisti effettuati dal dichiarante in pendenza del termine per la comunicazione (anche alla luce della giurisprudenza sul c.d. insider di se stesso), il regime applicabile in caso di cambiamento delle intenzioni dichiarate, le possibili interrelazioni con la disciplina della manipolazione del mercato.
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