Il contributo si propone di analizzare il modo in cui il nostro ordinamento ha gestito l’evento pandemico mettendo in luce che la fonte costituzionalmente prevista per rispondere a casi straordinari di necessità e urgenza, il decreto-legge, è stata in certa misura sostituita da un atto amministrativo, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Oltre alle minori garanzie che tale fonte sub-secondaria accorda alla salvaguardia dei diritti fondamentali (impossibilità di dar luogo al rinvio presidenziale ai sensi dell’art. 74 Cost. e inaccessibilità al giudizio della Corte costituzionale ai sensi dell’art. 134 Cost.), si evidenzia il fenomeno di verticalizzazione del processo normativo, a discapito della centralità del Parlamento.
La crisi sanitaria e la conclamata crisi delle fonti
Alessandra Mazzola
2022-01-01
Abstract
Il contributo si propone di analizzare il modo in cui il nostro ordinamento ha gestito l’evento pandemico mettendo in luce che la fonte costituzionalmente prevista per rispondere a casi straordinari di necessità e urgenza, il decreto-legge, è stata in certa misura sostituita da un atto amministrativo, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Oltre alle minori garanzie che tale fonte sub-secondaria accorda alla salvaguardia dei diritti fondamentali (impossibilità di dar luogo al rinvio presidenziale ai sensi dell’art. 74 Cost. e inaccessibilità al giudizio della Corte costituzionale ai sensi dell’art. 134 Cost.), si evidenzia il fenomeno di verticalizzazione del processo normativo, a discapito della centralità del Parlamento.File | Dimensione | Formato | |
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