Scopo: la dignità della persona assistita e il rispetto per quest’ultima sono aspetti imprescindibili della professione infermieristica. Sviluppare un sapere esperto è possibile qualora il professionista sanitario interpreti il proprio ruolo come soggetto coinvolto in maniera empatica. Lo scopo di questo studio è capire cosa influenzi la dignità degli assistiti attraverso i loro vissuti al fine di comprendere come offrire assistenza umanizzante. Metodo: l’indagine è stata condotta nell’ospedale di Valcamonica, su un campione di 20 soggetti, qui ricoverati nell’agosto 2015, corrispondenti a predefiniti criteri d’inclusione. Come strumento è stata utilizzata un’intervista semistrutturata attraverso domande funzionali al quesito di ricerca. Risultati: la dignità è considerata una caratteristica intrinseca in ogni essere umano. La maggior parte degli intervistati percepisce la dignità come mantenuta, durante il ricovero ospedaliero. I fattori che possono influenzarla sono riassumibili in tre categorie: fattori legati al comportamento del personale sanitario, all’ambiente ospedaliero ed alle condizioni dell’assistito. Conclusioni: la dignità è un concetto ad oggi astratto e nebuloso; ciò nonostante è qualcosa di cui ogni essere umano ha consapevolezza e sa quanto sia importante salvaguardarla. L’ambiente ospedaliero di per sé alienante e le condizioni di fragilità e dipendenza che spesso accompagnano la malattia possono ledere la dignità. Un comportamento corretto e disponibile da parte di chi assiste è ciò che più aiuta a mantenerla; l’approccio clinico che tiene conto solo della malattia e non dell’individualità della persona è inadeguato per ogni tipologia di assistito.
The person inside the patient: a qualitative research on the dignity of people assisted in hospital
Rossini S.Writing – Review & Editing
2016-01-01
Abstract
Scopo: la dignità della persona assistita e il rispetto per quest’ultima sono aspetti imprescindibili della professione infermieristica. Sviluppare un sapere esperto è possibile qualora il professionista sanitario interpreti il proprio ruolo come soggetto coinvolto in maniera empatica. Lo scopo di questo studio è capire cosa influenzi la dignità degli assistiti attraverso i loro vissuti al fine di comprendere come offrire assistenza umanizzante. Metodo: l’indagine è stata condotta nell’ospedale di Valcamonica, su un campione di 20 soggetti, qui ricoverati nell’agosto 2015, corrispondenti a predefiniti criteri d’inclusione. Come strumento è stata utilizzata un’intervista semistrutturata attraverso domande funzionali al quesito di ricerca. Risultati: la dignità è considerata una caratteristica intrinseca in ogni essere umano. La maggior parte degli intervistati percepisce la dignità come mantenuta, durante il ricovero ospedaliero. I fattori che possono influenzarla sono riassumibili in tre categorie: fattori legati al comportamento del personale sanitario, all’ambiente ospedaliero ed alle condizioni dell’assistito. Conclusioni: la dignità è un concetto ad oggi astratto e nebuloso; ciò nonostante è qualcosa di cui ogni essere umano ha consapevolezza e sa quanto sia importante salvaguardarla. L’ambiente ospedaliero di per sé alienante e le condizioni di fragilità e dipendenza che spesso accompagnano la malattia possono ledere la dignità. Un comportamento corretto e disponibile da parte di chi assiste è ciò che più aiuta a mantenerla; l’approccio clinico che tiene conto solo della malattia e non dell’individualità della persona è inadeguato per ogni tipologia di assistito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.