È nota l’intrinseca complessità della qualifica di Capo dello Stato attribuita, dall’art. 87, c. 1, Cost., all’organo costituzionale Presidente della Repubblica. Da qui alla ritenuta «ambivalenza» del ruolo e delle funzioni del Capo dello Stato nella forma di governo parlamentare tracciata dalla nostra Carta costituzionale, il passo è breve. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, se ne dichiarava e dimostrava consapevole. È venuto quindi concentrando il proprio ruolo di “garante del sistema” costituzionale, difendendo le prerogative dell’istituzione parlamentare, in particolare, attraverso la salvaguardia di quelle attinenti ai processi di produzione normativa ed al conseguente assetto delle fonti del diritto. Ciò ha comportato una «torsione» del ruolo di garanzia verso un maggiore attivismo del Presidente della Repubblica, sia mediante la moral suasion che mediante promulgazioni «atipiche», per giungere a veri e propri interventi interdittivi. Allo scopo, gli strumenti di cui il Presidente Napolitano ha ritenuto di potersi avvalere sono stati sia di stampo formale che, in linea con una consolidata prassi, informale: lo scritto li passa in rassegna.

La "difesa" della posizione costituzionale degli organi parlamentari nelle procedure normative affidata alle esternazioni del Presidente Napolitano

MACCABIANI, Nadia
2011-01-01

Abstract

È nota l’intrinseca complessità della qualifica di Capo dello Stato attribuita, dall’art. 87, c. 1, Cost., all’organo costituzionale Presidente della Repubblica. Da qui alla ritenuta «ambivalenza» del ruolo e delle funzioni del Capo dello Stato nella forma di governo parlamentare tracciata dalla nostra Carta costituzionale, il passo è breve. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, se ne dichiarava e dimostrava consapevole. È venuto quindi concentrando il proprio ruolo di “garante del sistema” costituzionale, difendendo le prerogative dell’istituzione parlamentare, in particolare, attraverso la salvaguardia di quelle attinenti ai processi di produzione normativa ed al conseguente assetto delle fonti del diritto. Ciò ha comportato una «torsione» del ruolo di garanzia verso un maggiore attivismo del Presidente della Repubblica, sia mediante la moral suasion che mediante promulgazioni «atipiche», per giungere a veri e propri interventi interdittivi. Allo scopo, gli strumenti di cui il Presidente Napolitano ha ritenuto di potersi avvalere sono stati sia di stampo formale che, in linea con una consolidata prassi, informale: lo scritto li passa in rassegna.
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