A partire dagli anni Settanta del secolo scorso si è assistito a una profonda revisione delle modalità mediante le quali l’analisi geografica interpreta l’interazione fra società e natura. L’era in cui viviamo ha dimostrato come le azioni umane siano al centro delle dinamiche geo-climatiche dell’intero pianeta e come sia necessario innalzare la consapevolezza sul ruolo delle società umane. Il rapporto fra società e natura è stato approfondito dall’Urban political ecology (UPE), particolarmente attenta alle relazioni socio-ecologiche e alle nuove socionature. La UPE ha evidenziato, infatti, come sia necessario superare la dicotomia tra società e natura tipica della modernità per studiare i fenomeni di ibridazione socio-naturali e le relazioni di potere sottostanti, oggi sempre più evidenti soprattutto a livello urbano. Il presente contributo analizza i siti estrattivi come materializzazione dell’evolversi di questo rapporto. In tale contesto, si propone un’indagine dell’evoluzione del paesaggio estrattivo lombardo, con particolare riferimento ai processi di recupero delle cave dismesse. L’attenzione viene posta sulle dinamiche socio-ecologiche considerando le nuove interazioni e conflittualità che tali processi di recupero creano, con un nuovo protagonismo di flora, fauna e agenti non umani, e le modalità con le quali la comunità locale è coinvolta o esclusa in questi processi con un approccio che consideri il territorio post-escavazione come bene comune.

Un approccio socio-ecologico alla rinaturalizzazione delle aree estrattive del territorio lombardo

Marco Tononi
;
Antonella Pietta
2022-01-01

Abstract

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso si è assistito a una profonda revisione delle modalità mediante le quali l’analisi geografica interpreta l’interazione fra società e natura. L’era in cui viviamo ha dimostrato come le azioni umane siano al centro delle dinamiche geo-climatiche dell’intero pianeta e come sia necessario innalzare la consapevolezza sul ruolo delle società umane. Il rapporto fra società e natura è stato approfondito dall’Urban political ecology (UPE), particolarmente attenta alle relazioni socio-ecologiche e alle nuove socionature. La UPE ha evidenziato, infatti, come sia necessario superare la dicotomia tra società e natura tipica della modernità per studiare i fenomeni di ibridazione socio-naturali e le relazioni di potere sottostanti, oggi sempre più evidenti soprattutto a livello urbano. Il presente contributo analizza i siti estrattivi come materializzazione dell’evolversi di questo rapporto. In tale contesto, si propone un’indagine dell’evoluzione del paesaggio estrattivo lombardo, con particolare riferimento ai processi di recupero delle cave dismesse. L’attenzione viene posta sulle dinamiche socio-ecologiche considerando le nuove interazioni e conflittualità che tali processi di recupero creano, con un nuovo protagonismo di flora, fauna e agenti non umani, e le modalità con le quali la comunità locale è coinvolta o esclusa in questi processi con un approccio che consideri il territorio post-escavazione come bene comune.
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