Le selezioni di dirigenti negli enti locali sono sempre più di frequente oggetto di indagini penali, nelle quali l’interpretazione patologicamente ampia del concetto «gara» (di cui all’art. 353 c.p.) costituisce il grimaldello per forzare la separazione dei poteri tra esecutivo (la responsabilità di governo è intrisa di scelte fiduciarie, fuori del perimetro delle procedure concorsuali) e giudiziario (la magistratura, specie in sede di merito, invade il terreno della politica - travalicando i confini della rappresentanza popolare, cui è consentaneo il principio di responsabilità dell’agire - “dettando” le regole da seguire in fase di selezione). Ribadita l’importanza del coordinamento tra diritto penale e diritto amministrativo, l’articolo esamina - sulla base della giurisprudenza della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato - i profili discriminanti della «gara», rivolgendo poi l’attenzione a talune dinamiche processuali che vengono in gioco nel corso dell’accertamento penale avente per oggetto le procedure ad evidenza pubblica.

Le interferenze tra processo penale e procedure ad evidenza pubblica, con particolare riferimento alla «gara» ex art. 353 c.p.

Alessandro Bernasconi
2021-01-01

Abstract

Le selezioni di dirigenti negli enti locali sono sempre più di frequente oggetto di indagini penali, nelle quali l’interpretazione patologicamente ampia del concetto «gara» (di cui all’art. 353 c.p.) costituisce il grimaldello per forzare la separazione dei poteri tra esecutivo (la responsabilità di governo è intrisa di scelte fiduciarie, fuori del perimetro delle procedure concorsuali) e giudiziario (la magistratura, specie in sede di merito, invade il terreno della politica - travalicando i confini della rappresentanza popolare, cui è consentaneo il principio di responsabilità dell’agire - “dettando” le regole da seguire in fase di selezione). Ribadita l’importanza del coordinamento tra diritto penale e diritto amministrativo, l’articolo esamina - sulla base della giurisprudenza della Corte di cassazione e del Consiglio di Stato - i profili discriminanti della «gara», rivolgendo poi l’attenzione a talune dinamiche processuali che vengono in gioco nel corso dell’accertamento penale avente per oggetto le procedure ad evidenza pubblica.
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