Il presente saggio intende analizzare la categoria dell’inefficacia pubblicistica, così come venutasi a delineare in conseguenza, prima, dell’adozione degli artt. 120 e ss. del codice del processo amministrativo, con riferimento al destino del contratto pubblico a seguito dell’annullamento della relativa aggiudicazione e, più recentemente, delle modifiche apportate alla legge sul procedimento a opera del c.d. Decreto Semplificazioni. Si tratta di interventi che incidono su istituti e problematiche molto differenti, ma che appaiono accomunati dal peculiare utilizzo della figura dell’inefficacia: questa, come quasi alla stregua di passe-partout, viene accolta, plasmata e trasformata per il raggiungimento di precisi obiettivi. Si procederà prima a una sintetica definizione del dibattito dottrinale che ha preceduto e seguito tali evoluzioni, per poi indagare l’incidenza degli interventi legislativi e la più significativa giurisprudenza sul punto, prestando maggiore attenzione, considerata la novità della disciplina, all’inefficacia di cui all’art. 2, comma 8 bis della l. n. 241/1990. Scopo di questa analisi vuole essere quello di dare atto di come l’inefficacia sia oggi caratterizzata da una struttura elastica, capace di andare oltre le severe categorie dogmatiche e di adattarsi, in un’ottica fortemente pragmatica, alle molteplici necessità che vengono a crearsi nell’esercizio dell’attività amministrativa.

Oltre il dogmatismo: la nuova dimensione dell'inefficacia pubblicistica

Federica Campolo
2023-01-01

Abstract

Il presente saggio intende analizzare la categoria dell’inefficacia pubblicistica, così come venutasi a delineare in conseguenza, prima, dell’adozione degli artt. 120 e ss. del codice del processo amministrativo, con riferimento al destino del contratto pubblico a seguito dell’annullamento della relativa aggiudicazione e, più recentemente, delle modifiche apportate alla legge sul procedimento a opera del c.d. Decreto Semplificazioni. Si tratta di interventi che incidono su istituti e problematiche molto differenti, ma che appaiono accomunati dal peculiare utilizzo della figura dell’inefficacia: questa, come quasi alla stregua di passe-partout, viene accolta, plasmata e trasformata per il raggiungimento di precisi obiettivi. Si procederà prima a una sintetica definizione del dibattito dottrinale che ha preceduto e seguito tali evoluzioni, per poi indagare l’incidenza degli interventi legislativi e la più significativa giurisprudenza sul punto, prestando maggiore attenzione, considerata la novità della disciplina, all’inefficacia di cui all’art. 2, comma 8 bis della l. n. 241/1990. Scopo di questa analisi vuole essere quello di dare atto di come l’inefficacia sia oggi caratterizzata da una struttura elastica, capace di andare oltre le severe categorie dogmatiche e di adattarsi, in un’ottica fortemente pragmatica, alle molteplici necessità che vengono a crearsi nell’esercizio dell’attività amministrativa.
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