Il saggio vuole proporre una ricostruzione delle principali teorie di natura quantitativa e qualitativa, emerse in ambito economico, in merito agli impatti sul mercato del lavoro a seguito di una progressiva sostituzione del lavoro umano con quello dei robot. Alla luce di ciò, l'A. dà atto di alcune linee interpretative sul tema, che possono essere osservate in ambito industriale da circa un decennio. Tale analisi è utile per indagare come il processo di sostituzione uomo-macchina (o la sua minaccia) non risponda unicamente a logiche deterministiche legate al progresso tecnologico, bensì sia strettamente connesso a scelte di natura strategica che trovano origine in processi propri del diritto del lavoro e delle relazioni industriali. In particolare, con riguardo alla determinazione delle condizioni di lavoro dei lavoratori meno qualificati e, dunque, più facilmente sostituibili. Infatti, se la regolazione del fenomeno fosse determinata unicamente da interessi mercantili ciò comporterebbe un rischio per la tenuta stessa dello Stato sociale; urge, pertanto, l’attivazione delle tecniche di tutela offerte dal diritto del lavoro nell’ottica di incentivare la diffusione di una robotica che, anziché tendere a sostituire tout court i lavoratori, miri a rendere il lavoro degli stessi meno gravoso e, pertanto, più dignitoso.
Robot ed effetto di sostituzione: alcune riflessioni
Marco GueriniWriting – Original Draft Preparation
2022-01-01
Abstract
Il saggio vuole proporre una ricostruzione delle principali teorie di natura quantitativa e qualitativa, emerse in ambito economico, in merito agli impatti sul mercato del lavoro a seguito di una progressiva sostituzione del lavoro umano con quello dei robot. Alla luce di ciò, l'A. dà atto di alcune linee interpretative sul tema, che possono essere osservate in ambito industriale da circa un decennio. Tale analisi è utile per indagare come il processo di sostituzione uomo-macchina (o la sua minaccia) non risponda unicamente a logiche deterministiche legate al progresso tecnologico, bensì sia strettamente connesso a scelte di natura strategica che trovano origine in processi propri del diritto del lavoro e delle relazioni industriali. In particolare, con riguardo alla determinazione delle condizioni di lavoro dei lavoratori meno qualificati e, dunque, più facilmente sostituibili. Infatti, se la regolazione del fenomeno fosse determinata unicamente da interessi mercantili ciò comporterebbe un rischio per la tenuta stessa dello Stato sociale; urge, pertanto, l’attivazione delle tecniche di tutela offerte dal diritto del lavoro nell’ottica di incentivare la diffusione di una robotica che, anziché tendere a sostituire tout court i lavoratori, miri a rendere il lavoro degli stessi meno gravoso e, pertanto, più dignitoso.File | Dimensione | Formato | |
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