Il presente scritto analizza il servizio pubblico idrico integrato (SII) alla luce delle disposizioni del Codice dell’Ambiente (d.lgs. n. 152/2006) e di alcuni progetti di legge in corso di esame in sede parlamentare nonché delle disposizioni del diritto dell'Unione Europea. Il Codice dell'Ambiente, in particolare, prevede il SII all’interno delle disposizioni relative all’uso delle risorse idriche, con un approccio basato sull’uso integrato delle acque. Il SII si inquadra nella disciplina dei servizi generali di rilevanza economica. L’attuale perimetro normativo potrebbe, tuttavia, cambiare rapidamente, poiché la «Legge annuale sulla concorrenza 2021», attualmente in discussione in Parlamento, sarà approvata entro la fine del 2022 e portare a uno scorporo della nuova disciplina del SII dal Codice dell'Ambiente, facendo venire meno l’approccio unificante sui diversi usi delle acque mantenuto nel Codice. Indipendentemente dal modello scelto dagli enti locali per gestire il SII, per un migliore impiego delle risorse finanziarie ottenute con il PNRR è importante, anzitutto, pianificare un ammodernamento della rete idrica, per ridurre il “gap idrico” tra Nord e Sud Italia. Quanto alle modalità di gestione del servizio de quo, l’acqua è comunque una risorsa pubblica, da preservarsi per le generazioni future, anche se si dovesse scegliere di rafforzare la diffusione dell’esternalizzazione del servizio, cui pare indirizzato il disegno di legge sulla concorrenza 2021.

Codice dell’Ambiente e servizio idrico integrato: in attesa di riforme

parisio vera
2022-01-01

Abstract

Il presente scritto analizza il servizio pubblico idrico integrato (SII) alla luce delle disposizioni del Codice dell’Ambiente (d.lgs. n. 152/2006) e di alcuni progetti di legge in corso di esame in sede parlamentare nonché delle disposizioni del diritto dell'Unione Europea. Il Codice dell'Ambiente, in particolare, prevede il SII all’interno delle disposizioni relative all’uso delle risorse idriche, con un approccio basato sull’uso integrato delle acque. Il SII si inquadra nella disciplina dei servizi generali di rilevanza economica. L’attuale perimetro normativo potrebbe, tuttavia, cambiare rapidamente, poiché la «Legge annuale sulla concorrenza 2021», attualmente in discussione in Parlamento, sarà approvata entro la fine del 2022 e portare a uno scorporo della nuova disciplina del SII dal Codice dell'Ambiente, facendo venire meno l’approccio unificante sui diversi usi delle acque mantenuto nel Codice. Indipendentemente dal modello scelto dagli enti locali per gestire il SII, per un migliore impiego delle risorse finanziarie ottenute con il PNRR è importante, anzitutto, pianificare un ammodernamento della rete idrica, per ridurre il “gap idrico” tra Nord e Sud Italia. Quanto alle modalità di gestione del servizio de quo, l’acqua è comunque una risorsa pubblica, da preservarsi per le generazioni future, anche se si dovesse scegliere di rafforzare la diffusione dell’esternalizzazione del servizio, cui pare indirizzato il disegno di legge sulla concorrenza 2021.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/568986
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