L’Unione Europea, nel fermento legislativo dettato dall’urgenza di adattare l’impianto normativo ad un contesto dai tratti fisionomici profondamenti riscritti dalla rivoluzione tecnologica e dall’affermazione di un’economia data-driven, è di recente intervenuta ponendo significativa attenzione all’espansione dell’uso dell’Internet of Things. In tale contesto, il presente saggio intende dare conto di due importanti linee di intervento che l’UE ha deciso di intraprendere per la regolamentazione degli oggetti intelligenti: i) la prima, che si innesta nel diritto europeo dei contratti, risulta volta ad incidere sulla disciplina della vendita e sulle regole della fornitura di contenuti digitali e servizi digitali nei rapporti B2C: il riferimento è, in particolare, all’adozione nel 2019 delle direttive gemelle 770 e 771 (§2); ii) la seconda si inserisce, per contro, nell’ambizioso obiettivo di creare uno spazio europeo dei dati, ideato nell’ambito della ‘Strategia Europea per i Dati’, e si concretizza nella proposta tesa a regolamentare, attraverso il ‘Data Act’, il flusso dei dati generati dell’Internet of Things (§3). Premessi brevi cenni su tale nuovo impianto regolatorio, presente e prospettico, il lavoro si concentra sui profili di intersezione delle due discipline, con particolare riferimento ai temi dell’accesso ai dati non personali e della loro circolazione e portabilità (§4)

I beni intelligenti nel mercato Europeo dei beni di consumo tra New Deal for Consumers e European Strategy for Data

Laura Bugatti
2022-01-01

Abstract

L’Unione Europea, nel fermento legislativo dettato dall’urgenza di adattare l’impianto normativo ad un contesto dai tratti fisionomici profondamenti riscritti dalla rivoluzione tecnologica e dall’affermazione di un’economia data-driven, è di recente intervenuta ponendo significativa attenzione all’espansione dell’uso dell’Internet of Things. In tale contesto, il presente saggio intende dare conto di due importanti linee di intervento che l’UE ha deciso di intraprendere per la regolamentazione degli oggetti intelligenti: i) la prima, che si innesta nel diritto europeo dei contratti, risulta volta ad incidere sulla disciplina della vendita e sulle regole della fornitura di contenuti digitali e servizi digitali nei rapporti B2C: il riferimento è, in particolare, all’adozione nel 2019 delle direttive gemelle 770 e 771 (§2); ii) la seconda si inserisce, per contro, nell’ambizioso obiettivo di creare uno spazio europeo dei dati, ideato nell’ambito della ‘Strategia Europea per i Dati’, e si concretizza nella proposta tesa a regolamentare, attraverso il ‘Data Act’, il flusso dei dati generati dell’Internet of Things (§3). Premessi brevi cenni su tale nuovo impianto regolatorio, presente e prospettico, il lavoro si concentra sui profili di intersezione delle due discipline, con particolare riferimento ai temi dell’accesso ai dati non personali e della loro circolazione e portabilità (§4)
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