Nel 1887 a Brescia entra in vigore il piano di risanamento del centro storico come estensione di quello applicato per la città di Napoli. Gli obiettivi di intervento, oltre a migliorare la situazione di acque e fognature, danno seguito a una serie di proposte dibattute e documentate da tempo nelle carte dell’amministrazione cittadina, tra cui si distinguono la rettificazione di strade e il ridisegno di fronti. L’attenzione posta ai rilievi dell’esistente e alle soluzioni di adattamento dei prospetti, oltre alla capacità dimostrata dai tecnici locali nel confrontarsi con le caratteristiche specifiche del costruito storico tradizionale, viene ben evidenziata dalle documentazioni inedite relative all’area di via Ruetta, oggi sovrapponibile alla porzione più meridionale di via San Faustino, in prossimità di piazza Loggia, già piazza Vecchia. Il nodo urbano, risolto ben oltre i limiti temporali del piano e solo parzialmente, crea opportunità di confronti con i coevi casi di pianificazione nazionale ed europea e conduce a riflettere sulle cause della mancata piena attuazione delle direttive in programma.

Un’arteria urbana che «difficilmente si può descrivere». La genesi del Piano di risanamento di Brescia (1887) attraverso il caso della contrada di San Faustino

Elisa Sala
2021-01-01

Abstract

Nel 1887 a Brescia entra in vigore il piano di risanamento del centro storico come estensione di quello applicato per la città di Napoli. Gli obiettivi di intervento, oltre a migliorare la situazione di acque e fognature, danno seguito a una serie di proposte dibattute e documentate da tempo nelle carte dell’amministrazione cittadina, tra cui si distinguono la rettificazione di strade e il ridisegno di fronti. L’attenzione posta ai rilievi dell’esistente e alle soluzioni di adattamento dei prospetti, oltre alla capacità dimostrata dai tecnici locali nel confrontarsi con le caratteristiche specifiche del costruito storico tradizionale, viene ben evidenziata dalle documentazioni inedite relative all’area di via Ruetta, oggi sovrapponibile alla porzione più meridionale di via San Faustino, in prossimità di piazza Loggia, già piazza Vecchia. Il nodo urbano, risolto ben oltre i limiti temporali del piano e solo parzialmente, crea opportunità di confronti con i coevi casi di pianificazione nazionale ed europea e conduce a riflettere sulle cause della mancata piena attuazione delle direttive in programma.
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