Il T.A.R., indicato come giudice competente, ha statuito che in caso di un atto di macro organizzazione a efficacia generale e applicabile all’intero territorio nazionale regolante le modalità attuative del piano di mobilità dei docenti, l’applicazione di un “impersonale algoritmo” non garantisce l’esplicazione di una vera e propria attività amministrativa; l’intervento di un operatore, al contrario, conferma la valutazione delle singole fattispecie concrete necessaria per la legittimità di atti procedimentali incisivi di posizioni giuridiche soggettive di soggetti privati e di conseguenziali ovvie ricadute su apparati e assetti della P.A..

In una procedura amministrativa l'attività umana non può mai essere sostituita da un impersonale algoritmo anche ove rasenti la perfezione ( TAR Lazio, 13 settembre 2019 n. 10964)

Mariangela Ferrari
2019-01-01

Abstract

Il T.A.R., indicato come giudice competente, ha statuito che in caso di un atto di macro organizzazione a efficacia generale e applicabile all’intero territorio nazionale regolante le modalità attuative del piano di mobilità dei docenti, l’applicazione di un “impersonale algoritmo” non garantisce l’esplicazione di una vera e propria attività amministrativa; l’intervento di un operatore, al contrario, conferma la valutazione delle singole fattispecie concrete necessaria per la legittimità di atti procedimentali incisivi di posizioni giuridiche soggettive di soggetti privati e di conseguenziali ovvie ricadute su apparati e assetti della P.A..
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