Conclusi gli studi di Ingegneria presso l’Università di Pavia e stabiliti i primi contatti che gli consentirono di avviare una tra le più feconde carriere in campo architettonico a Brescia nella prima metà del XIX secolo, Rodolfo Vantini intraprende autonomamente un meticoloso studio dell’architettura classica attraverso alcuni dei principali trattati, sviluppando un metodo di apprendimento che lo accompagnerà per tutta la vita. La pubblicazione dei titoli costituenti la sua biblioteca privata, le prime riflessioni sui tomi d’architettura e arti affini e l’analisi delle sue carte di studio in materia mostrano un Vantini in continuo dialogo con i libri, spesso in labile equilibrio tra curiosità personale e necessità lavorativa. La biografia dell’architetto, privata e professionale, diviene dunque spunto e ragione dell’indirizzo associato alle sue letture: interessi momentanei, commesse, progetti culturali, viaggi, critiche, lacune formative sono la fame che guida Rodolfo verso la carta stampata. Siano trattati, manuali o pubblicazioni illustrative questi vengono analizzati attraverso sintesi e schemi grafici di facile fruizione, tracce che testimoniano un desiderio di conoscenza mai sazio che traspare anche da puntuali note ai margini, foglietti inseriti tra le pagine e lunghe liste di desiderata arricchite da citazioni e selezioni di temi da approfondire. Si propone quindi una lettura dell’operato di Vantini attraverso i volumi da lui posseduti o solo consultati, dove il libro diviene fonte di conoscenza e l’appunto mezzo d’apprendimento.

Rodolfo Vantini: l’architetto e i suoi libri

Elisa Sala
2020-01-01

Abstract

Conclusi gli studi di Ingegneria presso l’Università di Pavia e stabiliti i primi contatti che gli consentirono di avviare una tra le più feconde carriere in campo architettonico a Brescia nella prima metà del XIX secolo, Rodolfo Vantini intraprende autonomamente un meticoloso studio dell’architettura classica attraverso alcuni dei principali trattati, sviluppando un metodo di apprendimento che lo accompagnerà per tutta la vita. La pubblicazione dei titoli costituenti la sua biblioteca privata, le prime riflessioni sui tomi d’architettura e arti affini e l’analisi delle sue carte di studio in materia mostrano un Vantini in continuo dialogo con i libri, spesso in labile equilibrio tra curiosità personale e necessità lavorativa. La biografia dell’architetto, privata e professionale, diviene dunque spunto e ragione dell’indirizzo associato alle sue letture: interessi momentanei, commesse, progetti culturali, viaggi, critiche, lacune formative sono la fame che guida Rodolfo verso la carta stampata. Siano trattati, manuali o pubblicazioni illustrative questi vengono analizzati attraverso sintesi e schemi grafici di facile fruizione, tracce che testimoniano un desiderio di conoscenza mai sazio che traspare anche da puntuali note ai margini, foglietti inseriti tra le pagine e lunghe liste di desiderata arricchite da citazioni e selezioni di temi da approfondire. Si propone quindi una lettura dell’operato di Vantini attraverso i volumi da lui posseduti o solo consultati, dove il libro diviene fonte di conoscenza e l’appunto mezzo d’apprendimento.
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