ITA: Il libro come fonte di conoscenza, l’appunto come mezzo d’apprendimento. Il presente contributo fonda le sue basi di ricerca in questo binomio ambendo a cogliere le motivazioni che spinsero Rodolfo Vantini a compiere un meticoloso percorso di arricchimento culturale in materia d’architettura nella prima metà dell’Ottocento. Architetto e ingegnere bresciano, laureatosi presso l’ateneo pavese, Vantini da subito sceglie l’architettura come professione e sopperisce alle lacune di una preparazione di stampo ingegneristico attraverso un studio compulsivo e autonomo dei principali volumi a stampa molti dei quali presenti in copia nella sua biblioteca privata. Trattato, manuale o pubblicazione illustrativa, il libro viene analizzato attraverso sintesi e schemi grafici di facile fruizione; le carte di studio, per la gran parte inedite, divengono così strumenti autonomi ad integrazione dei tomi o a loro completa sostituzione. Si propone un affondo dettagliato sullo studio condotto su I quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio sottolineando gli spunti di ricerca, i parallelismi con altri autori e il metodo di apprendimento adottato. La lettura, condotta su più piani, intende dar motivazione delle direzioni di approfondimento, fornire dettagli sulla forma assunta dalle sintesi, e mostrare alcuni esempi di ricaduta di tali conoscenze nella pratica professionale, meglio delineando la figura di uno degli operatori più prolifici della stagione neoclassica bresciana. ENG: The note as an instrument to fix learning caught from the primary knowledge source. Rodolfo Vantini, architect and engineer from Brescia, completes his studies at Pavia University in the early XIX century. Returning to his hometown, Vantini initiates an extensive study on architectural subjects; he analyses the best-known architectural treaties and volumes, most of which are present in his private library. Books are analyzed by creating syntheses and graphic diagrams useful to understand architectural matters, but these notes are also composed to be consulted later in partial or complete replacement of volumes. The study performed on Andrea Palladio treaty, I quattro libri dell’architettura, will be punctually investigated as an example of this working method. The paper intends to investigate the following aspects: main personal and professional reasons behind the study process; the impact of the learning method on Vantini professional activity; the criteria adopted for selecting volumes. These reflections will best outline one of the most important figures of Brescia Neoclassicism.

Volumi a stampa e carte personali per lo studio dell’architettura a Brescia. L’esempio di Rodolfo Vantini (1792-1856), con un affondo sugli appunti de I quattro libri di Palladio

Elisa Sala
2017-01-01

Abstract

ITA: Il libro come fonte di conoscenza, l’appunto come mezzo d’apprendimento. Il presente contributo fonda le sue basi di ricerca in questo binomio ambendo a cogliere le motivazioni che spinsero Rodolfo Vantini a compiere un meticoloso percorso di arricchimento culturale in materia d’architettura nella prima metà dell’Ottocento. Architetto e ingegnere bresciano, laureatosi presso l’ateneo pavese, Vantini da subito sceglie l’architettura come professione e sopperisce alle lacune di una preparazione di stampo ingegneristico attraverso un studio compulsivo e autonomo dei principali volumi a stampa molti dei quali presenti in copia nella sua biblioteca privata. Trattato, manuale o pubblicazione illustrativa, il libro viene analizzato attraverso sintesi e schemi grafici di facile fruizione; le carte di studio, per la gran parte inedite, divengono così strumenti autonomi ad integrazione dei tomi o a loro completa sostituzione. Si propone un affondo dettagliato sullo studio condotto su I quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio sottolineando gli spunti di ricerca, i parallelismi con altri autori e il metodo di apprendimento adottato. La lettura, condotta su più piani, intende dar motivazione delle direzioni di approfondimento, fornire dettagli sulla forma assunta dalle sintesi, e mostrare alcuni esempi di ricaduta di tali conoscenze nella pratica professionale, meglio delineando la figura di uno degli operatori più prolifici della stagione neoclassica bresciana. ENG: The note as an instrument to fix learning caught from the primary knowledge source. Rodolfo Vantini, architect and engineer from Brescia, completes his studies at Pavia University in the early XIX century. Returning to his hometown, Vantini initiates an extensive study on architectural subjects; he analyses the best-known architectural treaties and volumes, most of which are present in his private library. Books are analyzed by creating syntheses and graphic diagrams useful to understand architectural matters, but these notes are also composed to be consulted later in partial or complete replacement of volumes. The study performed on Andrea Palladio treaty, I quattro libri dell’architettura, will be punctually investigated as an example of this working method. The paper intends to investigate the following aspects: main personal and professional reasons behind the study process; the impact of the learning method on Vantini professional activity; the criteria adopted for selecting volumes. These reflections will best outline one of the most important figures of Brescia Neoclassicism.
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