Con la sentenza 240/2020, la Corte Costituzionale italiana si pronuncia su un conflitto costituzionale tra lo Stato e la Regione Lazio sui poteri di pianificazione paesaggistica, pronunciandosi a favore delle istituzioni centrali. La sentenza conferma la giurisprudenza precedente che ha avallato e rafforzato il potere del Governo nazionale in materia di pianificazione paesaggistica a spese delle Regioni e degli Enti Locali richiamando il principio di leale collaborazione. A rigor di termini, tale principio dovrebbe racchiudere un criterio «neutro» per temperare posizioni diverse e per bilanciare gli interessi nazionali con quelli locali. Tuttavia, nella giurisprudenza costituzionale il principio è stato maggiormente utilizzato a vantaggio dello Stato: nelle politiche di pianificazione del paesaggio esso consente allo Stato di interferire nei procedimenti regionali e di definirne gli esiti. L'articolo esamina la sentenza n. 240 che conferma tale impostazione ed estende l'applicazione della leale collaborazione ad ogni aspetto dell'amministrazione del paesaggio. (inglese) By the judgment 240/2020, the Italian Constitutional Court adjudicates a constitutional conflict between the Italian State and the Lazio Region on landscape planning powers, ruling in favour of the central institutions. The decision confirms the precedent case-law which has endorsed and strengthened the National Government power on landscape planning at the expense of Regional and Local Authorities by referring to the principle of loyal cooperation. Strictly speaking, such a principle should enshrine a «neuter» criterion to temper different positions and to balance the national interests with the local ones. Nonetheless, in the constitutional case-law the principle has mostly been used to benefit the State: in the policies of landscape planning it actually allows the State to interfer in the regional proceedings and to define the outcomes. The article examines the judgment n. 240 that confirms this approach and extends the application of loyal cooperation to every aspect of the landscape administration.

La Corte applica il principio di leale collaborazione in materia di pianificazione paesaggistica a favore dello Stato, ma la via consensuale produce impasse e squilibri

arianna carminati
2021-01-01

Abstract

Con la sentenza 240/2020, la Corte Costituzionale italiana si pronuncia su un conflitto costituzionale tra lo Stato e la Regione Lazio sui poteri di pianificazione paesaggistica, pronunciandosi a favore delle istituzioni centrali. La sentenza conferma la giurisprudenza precedente che ha avallato e rafforzato il potere del Governo nazionale in materia di pianificazione paesaggistica a spese delle Regioni e degli Enti Locali richiamando il principio di leale collaborazione. A rigor di termini, tale principio dovrebbe racchiudere un criterio «neutro» per temperare posizioni diverse e per bilanciare gli interessi nazionali con quelli locali. Tuttavia, nella giurisprudenza costituzionale il principio è stato maggiormente utilizzato a vantaggio dello Stato: nelle politiche di pianificazione del paesaggio esso consente allo Stato di interferire nei procedimenti regionali e di definirne gli esiti. L'articolo esamina la sentenza n. 240 che conferma tale impostazione ed estende l'applicazione della leale collaborazione ad ogni aspetto dell'amministrazione del paesaggio. (inglese) By the judgment 240/2020, the Italian Constitutional Court adjudicates a constitutional conflict between the Italian State and the Lazio Region on landscape planning powers, ruling in favour of the central institutions. The decision confirms the precedent case-law which has endorsed and strengthened the National Government power on landscape planning at the expense of Regional and Local Authorities by referring to the principle of loyal cooperation. Strictly speaking, such a principle should enshrine a «neuter» criterion to temper different positions and to balance the national interests with the local ones. Nonetheless, in the constitutional case-law the principle has mostly been used to benefit the State: in the policies of landscape planning it actually allows the State to interfer in the regional proceedings and to define the outcomes. The article examines the judgment n. 240 that confirms this approach and extends the application of loyal cooperation to every aspect of the landscape administration.
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