La tutela del suolo ha assunto, negli ultimi anni, un’importanza sempre maggiore. Molti servizi ecosistemici fondamentali dipendono in larga misura dalla salute e dalla qualità del suolo (EC 2010). Esso è inoltre una componente fondamentale per il sostentamento di buona parte della biodiversità, ospitando almeno un quarto delle specie viventi (EC 2010; Geisen et al. 2019). Gli Artropodi costituiscono una parte fondamentale della biocenosi animale del suolo, arrivando a costituire fino all’85% della ricchezza di specie (Bagyaraj et al. 2016). Tra gli Artropodi edafici i gruppi più importanti sono gli Esapodi, i Miriapodi, i Crostacei e gli Aracnidi (Figura 1). Le dimensioni sono variabili, si descrivono due categorie dimensionali, i microartropodi (<2 mm) come Acari e Collemboli, e i macroartropodi (>2mm) come Ditteri, Coleotteri e Imenotteri nei diversi stadi di vita (Culliney 2013). Questa diversificazione tassonomica e dimensionale testimonia la versatilità degli adattamenti e la diversità delle nicchie occupate dagli Artropodi del suolo (Swift et al. 2004). Dal punto di vista ecologico i rappresentanti di questo gruppo agiscono come detritivori e decompositori della sostanza organica, intervenendo nella catena del detrito sia in modo meccanico (es. frammentazione) e chimico (es. digestione), sia come regolatori delle popolazioni microbiche. L’azione meccanica degli Artropodi edafici è importante per il mantenimento delle caratteristiche strutturali dei suoli. Grazie alla loro azione di escavazione essi migliorano la porosità del terreno, favorendo l’areazione, la capacità di ritenzione idrica e la penetrazione delle radici delle piante. Concorrono in questo modo a prevenire l’essiccazione e l’erosione degli strati superficiali del suolo. Il trasporto delle particelle del suolo dagli orizzonti inferiori verso la superficie (e viceversa), operato dagli Artropodi, favorisce il rimescolamento della frazione organica e minerale del terreno. Le feci degli Artropodi contribuiscono all’aggregazione delle particelle e alla formazione dell’humus, importanti per il mantenimento della fertilità del terreno e per la sua capacità di immagazzinare nutrienti. Molti Artropodi edafici agiscono come predatori e contribuiscono quindi alla regolazione delle popolazioni di microrganismi implicati nella decomposizione della sostanza organica morta. Gli Artropodi possono, infine, svolgere anche un ruolo importante nella disseminazione del popolamento di funghi e batteri.

Lo studio della biodiversità degli artropodi del suolo: metodi tradizionali e prospettive future

isabella ghiglieno;anna simonetto;fabio gatti;giorgio sperandio;gianni gilioli
2021-01-01

Abstract

La tutela del suolo ha assunto, negli ultimi anni, un’importanza sempre maggiore. Molti servizi ecosistemici fondamentali dipendono in larga misura dalla salute e dalla qualità del suolo (EC 2010). Esso è inoltre una componente fondamentale per il sostentamento di buona parte della biodiversità, ospitando almeno un quarto delle specie viventi (EC 2010; Geisen et al. 2019). Gli Artropodi costituiscono una parte fondamentale della biocenosi animale del suolo, arrivando a costituire fino all’85% della ricchezza di specie (Bagyaraj et al. 2016). Tra gli Artropodi edafici i gruppi più importanti sono gli Esapodi, i Miriapodi, i Crostacei e gli Aracnidi (Figura 1). Le dimensioni sono variabili, si descrivono due categorie dimensionali, i microartropodi (<2 mm) come Acari e Collemboli, e i macroartropodi (>2mm) come Ditteri, Coleotteri e Imenotteri nei diversi stadi di vita (Culliney 2013). Questa diversificazione tassonomica e dimensionale testimonia la versatilità degli adattamenti e la diversità delle nicchie occupate dagli Artropodi del suolo (Swift et al. 2004). Dal punto di vista ecologico i rappresentanti di questo gruppo agiscono come detritivori e decompositori della sostanza organica, intervenendo nella catena del detrito sia in modo meccanico (es. frammentazione) e chimico (es. digestione), sia come regolatori delle popolazioni microbiche. L’azione meccanica degli Artropodi edafici è importante per il mantenimento delle caratteristiche strutturali dei suoli. Grazie alla loro azione di escavazione essi migliorano la porosità del terreno, favorendo l’areazione, la capacità di ritenzione idrica e la penetrazione delle radici delle piante. Concorrono in questo modo a prevenire l’essiccazione e l’erosione degli strati superficiali del suolo. Il trasporto delle particelle del suolo dagli orizzonti inferiori verso la superficie (e viceversa), operato dagli Artropodi, favorisce il rimescolamento della frazione organica e minerale del terreno. Le feci degli Artropodi contribuiscono all’aggregazione delle particelle e alla formazione dell’humus, importanti per il mantenimento della fertilità del terreno e per la sua capacità di immagazzinare nutrienti. Molti Artropodi edafici agiscono come predatori e contribuiscono quindi alla regolazione delle popolazioni di microrganismi implicati nella decomposizione della sostanza organica morta. Gli Artropodi possono, infine, svolgere anche un ruolo importante nella disseminazione del popolamento di funghi e batteri.
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