L'articolo intende valutare le criticità di una nuova tecnica decisoria della Corte costituzionale, introdotta per la prima volta nel 2018 per la risoluzione del caso Cappato. Con l’ordinanza n. 132 del 2020 la Corte costituzionale ha emesso una decisione con la quale ha rinviato la valutazione della legittimità costituzionale in tema di diffamazione a mezzo stampa al 22 giugno 2021. Dopo aver inquadrato la diffamazione a mezzo stampa nell’ordinamento italiano e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo in relazione alla pena detentiva per i c.d. reati di opinione, si cerca di valutare quali siano le ragioni che hanno condotto la Corte costituzionale ad adottare tale decisione e, infine, come questa nuova tecnica decisoria si ponga nel delicato rapporto tra Corte costituzionale e legislatore
L’ordinanza n. 132 del 2020 sulla pena detentiva per il reato di diffamazione mezzo stampa. Un altro (preoccupante) rinvio della decisione da parte del Giudice costituzionale
Daniele Casanova
2020-01-01
Abstract
L'articolo intende valutare le criticità di una nuova tecnica decisoria della Corte costituzionale, introdotta per la prima volta nel 2018 per la risoluzione del caso Cappato. Con l’ordinanza n. 132 del 2020 la Corte costituzionale ha emesso una decisione con la quale ha rinviato la valutazione della legittimità costituzionale in tema di diffamazione a mezzo stampa al 22 giugno 2021. Dopo aver inquadrato la diffamazione a mezzo stampa nell’ordinamento italiano e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo in relazione alla pena detentiva per i c.d. reati di opinione, si cerca di valutare quali siano le ragioni che hanno condotto la Corte costituzionale ad adottare tale decisione e, infine, come questa nuova tecnica decisoria si ponga nel delicato rapporto tra Corte costituzionale e legislatoreFile | Dimensione | Formato | |
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