Il saggio si pone l’obiettivo di offrire una prima analisi della vicenda legata alla ricostruzione dell’abitato di Ponte di Legno (Brescia) dopo il devastante bombardamento austriaco che colpì il centro dell’Alta Valcamonica la mattina del 27 settembre 1917, lasciandolo a fine giornata «una sola rovina fumante». Gli studi fin qui condotti, infatti, si concentrano prevalentemente sulle vicende belliche che interessarono la linea di confine tra i due contendenti, attestata tra il passo di Gavia e quello del Tonale in Alta Valcamonica che – dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria – divenne immediatamente territorio di scontro. Altri approfondimenti più recenti riguardano invece le infrastrutturazioni belliche realizzate dall’esercito italiano lungo le tre linee di resistenza individuate nell’area camuna. Meno frequentato è invece il tema della difficile opera di ricostruzione del paese, che portò le autorità locali a mobilitarsi presso il governo per far fronte al drammatico stato in cui versava la popolazione già sfollata ben prima del bombardamento e a porre le basi per la rinascita del paese. Attraverso lo studio di fonti archivistiche perlopiù inedite, l’intento è quello di ripercorrere la travagliata vicenda analizzando il ruolo dell’ufficio tecnico speciale di Ponte di Legno, costituito dal ministero per le terre liberate nell’estate 1919, e l’iter di approvazione del piano regolatore redatto dall’ingegnere bresciano Giuliano Massarani (marzo 1920), la cui attuazione portò nell’aprile 1921 all’inaugurazione del capoluogo ricostruito. This essay will analyse he events linked to the reconstruction of Ponte di Legno (Brescia) after the devastating Austrian bombardment that destroyed this village in the High Camonica Valley on the morning of September 27, 1917, that – as a result – remained as ‘a single smoking ruin’. To date, studies have focused mainly on the events of war that affected the border between the two enemies, between the passes of Gavia and of Tonale in the High Camonica Valley, which, following Italy's declaration of war to Austria-Hungary, became involved in the conflict. More specifically, recent studies are concerned with the war infrastructures built by the Italian Army along the three lines of resistance found in the Camonica Valley. By contrast, the difficult task of the village’s reconstruction has been so far neglected by historians. It led the local authorities to mobilize with the government to face the dramatic state of the population already evacuated well before the bombing and to lay the foundations of the rebirth of the village. In studying unpublished archival sources, my intent is to investigate the arduous situation by analyzing the role of the ‘Special Technical Office of Ponte di Legno’ (constituted in the summer of 1919 by the Ministry of the Lands Liberated from the Enemy) and the process of approval of the town plan drawn up by the engineer Giuliano Massarani from Brescia (March 1920). As a result, the reconstructed village was inaugurate in April 1921.

La ricostruzione di Ponte di Legno dopo il bombardamento austriaco del 27 settembre 1917. Prima ricognizione sulle fonti

COCCOLI, Carlotta
2019-01-01

Abstract

Il saggio si pone l’obiettivo di offrire una prima analisi della vicenda legata alla ricostruzione dell’abitato di Ponte di Legno (Brescia) dopo il devastante bombardamento austriaco che colpì il centro dell’Alta Valcamonica la mattina del 27 settembre 1917, lasciandolo a fine giornata «una sola rovina fumante». Gli studi fin qui condotti, infatti, si concentrano prevalentemente sulle vicende belliche che interessarono la linea di confine tra i due contendenti, attestata tra il passo di Gavia e quello del Tonale in Alta Valcamonica che – dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria – divenne immediatamente territorio di scontro. Altri approfondimenti più recenti riguardano invece le infrastrutturazioni belliche realizzate dall’esercito italiano lungo le tre linee di resistenza individuate nell’area camuna. Meno frequentato è invece il tema della difficile opera di ricostruzione del paese, che portò le autorità locali a mobilitarsi presso il governo per far fronte al drammatico stato in cui versava la popolazione già sfollata ben prima del bombardamento e a porre le basi per la rinascita del paese. Attraverso lo studio di fonti archivistiche perlopiù inedite, l’intento è quello di ripercorrere la travagliata vicenda analizzando il ruolo dell’ufficio tecnico speciale di Ponte di Legno, costituito dal ministero per le terre liberate nell’estate 1919, e l’iter di approvazione del piano regolatore redatto dall’ingegnere bresciano Giuliano Massarani (marzo 1920), la cui attuazione portò nell’aprile 1921 all’inaugurazione del capoluogo ricostruito. This essay will analyse he events linked to the reconstruction of Ponte di Legno (Brescia) after the devastating Austrian bombardment that destroyed this village in the High Camonica Valley on the morning of September 27, 1917, that – as a result – remained as ‘a single smoking ruin’. To date, studies have focused mainly on the events of war that affected the border between the two enemies, between the passes of Gavia and of Tonale in the High Camonica Valley, which, following Italy's declaration of war to Austria-Hungary, became involved in the conflict. More specifically, recent studies are concerned with the war infrastructures built by the Italian Army along the three lines of resistance found in the Camonica Valley. By contrast, the difficult task of the village’s reconstruction has been so far neglected by historians. It led the local authorities to mobilize with the government to face the dramatic state of the population already evacuated well before the bombing and to lay the foundations of the rebirth of the village. In studying unpublished archival sources, my intent is to investigate the arduous situation by analyzing the role of the ‘Special Technical Office of Ponte di Legno’ (constituted in the summer of 1919 by the Ministry of the Lands Liberated from the Enemy) and the process of approval of the town plan drawn up by the engineer Giuliano Massarani from Brescia (March 1920). As a result, the reconstructed village was inaugurate in April 1921.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
SU2019-162007_Coccoli.pdf

gestori archivio

Tipologia: Full Text
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 1.02 MB
Formato Adobe PDF
1.02 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/526204
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact