Con la presente nota si intendono svolgere alcune riflessioni in merito al problema del fondamento e dei limiti del potere di autotutela riconosciuto al lavoratore che sia destinatario di un provvedimento di trasferimento ritenuto illegittimo per difetto delle «comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive» richieste dall’art. 2103 cod. civ. In particolare, ci si sofferma sulle conseguenze giuridiche derivanti dal modo in cui la recente giurisprudenza qualifica il trasferimento illegittimo, considerato nella sua duplice natura di inadempimento contrattuale e di atto improduttivo di effetti in quanto nullo.
Trasferimento illegittimo e limiti dell'autotutela del lavoratore
F. Ravelli
2018-01-01
Abstract
Con la presente nota si intendono svolgere alcune riflessioni in merito al problema del fondamento e dei limiti del potere di autotutela riconosciuto al lavoratore che sia destinatario di un provvedimento di trasferimento ritenuto illegittimo per difetto delle «comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive» richieste dall’art. 2103 cod. civ. In particolare, ci si sofferma sulle conseguenze giuridiche derivanti dal modo in cui la recente giurisprudenza qualifica il trasferimento illegittimo, considerato nella sua duplice natura di inadempimento contrattuale e di atto improduttivo di effetti in quanto nullo.File in questo prodotto:
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