Nel centenario del primo Codice di diritto canonico, lo studio degli apporti della canonistica francese al processo di codificazione piobenedettino, in particolare il contributo di alcuni autori quali Grandclaude, Péries, Deshayes, Pillet, Hogan e Hauffroy, consente di affinare lo sguardo sulla vera natura del processo che si è compiuto nel 1917. La ricerca di un nuovo ordine razionale della materia, che trovava senz'altro il modello più suggestivo nel Codice napoleonico, non poteva tuttavia venir condotta imitando lo spirito della «legalità secolare», pena la perdita di «ce tact exquis du juste qui doit caractériser le légiste chrétien». Peraltro la traiettoria ideale della canonistica francese consente di cogliere ancora una volta quella dinamica che, attraverso i secoli, nella varietà dei sistemi giuridici del passato o di quelli vigenti, aveva impresso al diritto canonico «une physionomie originale qui n’appartient qu’à lui»: «L’Église, en construisant son droit, emploie pour partie les éléments que lui fournit le milieu où elle évolue, mais en même temps elle leur communique quelque chose de sa transcendence» . Più specificamente l'idea della "refonte" del diritto canonico, emersa nel corso del Vaticano I, si sviluppa nel pensiero degli autori francesi in modo del tutto originale sia rispetto ad una generica necessità di riforma sia rispetto al vocabolario di matrice rivoluzionaria che ha nella "régeneration" la sua parola d'ordine. Insomma, nella loro traiettoria ideale la «refonte du droit canonique» prendeva vita e coraggio, proprio in quella « grande école de patience, de modération, de prudence, de mesure» che, per riprendere l’immagine vibrante di Hogan, è il diritto canonico stesso con la sua arte inconfondibile di conciliare «une fermeté inébranlable sur les points essentiels avec une admirable condescendence sur tout le reste». Un’arte della quale l’intera cultura giuridica non può fare a meno, nemmeno oggi.

 La «refonte» del diritto canonico negli autori francesi alla vigilia della codificazione piobenedettina

Chiara Minelli
2017-01-01

Abstract

Nel centenario del primo Codice di diritto canonico, lo studio degli apporti della canonistica francese al processo di codificazione piobenedettino, in particolare il contributo di alcuni autori quali Grandclaude, Péries, Deshayes, Pillet, Hogan e Hauffroy, consente di affinare lo sguardo sulla vera natura del processo che si è compiuto nel 1917. La ricerca di un nuovo ordine razionale della materia, che trovava senz'altro il modello più suggestivo nel Codice napoleonico, non poteva tuttavia venir condotta imitando lo spirito della «legalità secolare», pena la perdita di «ce tact exquis du juste qui doit caractériser le légiste chrétien». Peraltro la traiettoria ideale della canonistica francese consente di cogliere ancora una volta quella dinamica che, attraverso i secoli, nella varietà dei sistemi giuridici del passato o di quelli vigenti, aveva impresso al diritto canonico «une physionomie originale qui n’appartient qu’à lui»: «L’Église, en construisant son droit, emploie pour partie les éléments que lui fournit le milieu où elle évolue, mais en même temps elle leur communique quelque chose de sa transcendence» . Più specificamente l'idea della "refonte" del diritto canonico, emersa nel corso del Vaticano I, si sviluppa nel pensiero degli autori francesi in modo del tutto originale sia rispetto ad una generica necessità di riforma sia rispetto al vocabolario di matrice rivoluzionaria che ha nella "régeneration" la sua parola d'ordine. Insomma, nella loro traiettoria ideale la «refonte du droit canonique» prendeva vita e coraggio, proprio in quella « grande école de patience, de modération, de prudence, de mesure» che, per riprendere l’immagine vibrante di Hogan, è il diritto canonico stesso con la sua arte inconfondibile di conciliare «une fermeté inébranlable sur les points essentiels avec une admirable condescendence sur tout le reste». Un’arte della quale l’intera cultura giuridica non può fare a meno, nemmeno oggi.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Minelli pdf diritto e religioni.pdf

gestori archivio

Descrizione: articolo principale
Tipologia: Full Text
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.54 MB
Formato Adobe PDF
1.54 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/508311
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact