L’autore, dopo un’attenta ricostruzione delle possibili varianti operative della buona fede oggettiva, si sofferma sull’applicazione dell’istituto al contratto di prestazione d’opera intellettuale tra cliente e avvocato,esaminandone le potenzialità ai fini della determinazione del compenso, anche alla luce della recente abrogazione delle tariffe forensi.
Varianti operative della buona fede nella determinazione del compenso dell’avvocato
IVAN LIBERO NOCERA
2012-01-01
Abstract
L’autore, dopo un’attenta ricostruzione delle possibili varianti operative della buona fede oggettiva, si sofferma sull’applicazione dell’istituto al contratto di prestazione d’opera intellettuale tra cliente e avvocato,esaminandone le potenzialità ai fini della determinazione del compenso, anche alla luce della recente abrogazione delle tariffe forensi.File in questo prodotto:
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