Conflittualità coniugale, affidamento e potestà: come garantire il principio di bigenitorialità (Nota a Trib. Firenze, 11 febbraio 2008)

L’A. osserva come il diritto del minore alla doppia figura genitoriale, principio cardine della L. n. 54/2006, possa dover cedere di fronte al preminente interesse del minore ad una crescita sana ed equilibrata, che, in taluni casi, potrebbe trovare maggiore tutela nell’affido monogenitoriale. Analizza, dunque, se, e con quali modalità, la continuità dei rapporti con entrambe le figure genitoriali possa essere assicurata anche in regime di affido esclusivo, poiché la stessa legge, nel dettarne lo statuto (art. 155 bis, comma 2, c.c.), impone al giudice di far salvi, per quanto possibile, i diritti del minore così come disciplinati dal comma 1 dell’art. 155 c.c. Sulla scorta di tali considerazioni, individua nell’affidamento alternato una possibile soluzione idonea a consentire - in un quadro in cui ciascun genitore appaia, come singolo, in grado di accudire ed educare la prole - un’equa spartizione del ruolo genitoriale ed un paritario accesso del minore alle figure di entrambi i genitori.