Nell’ambito di una più vasta riflessione sui dinamismi che caratterizzano il diritto canonico vigente, segnato nel profondo dall’esperienza della codificazione novecentesca, la posizione di Eugenio Corecco, chiamato nel 1982 a far parte della Commissione che doveva coadiuvare Giovanni Paolo II nella revisione dello schema novissimum, potrebbe offrire elementi interessanti per comprendere meglio il contesto nel quale è maturata la formulazione o la «non formulazione» di quella nota distintiva della norma canonica, che è la sua rationabilitas.

Rationabilitas e revisione del Codice piobenedettino. Un confronto con il pensiero di Eugenio Corecco

Chiara Minelli
2017-01-01

Abstract

Nell’ambito di una più vasta riflessione sui dinamismi che caratterizzano il diritto canonico vigente, segnato nel profondo dall’esperienza della codificazione novecentesca, la posizione di Eugenio Corecco, chiamato nel 1982 a far parte della Commissione che doveva coadiuvare Giovanni Paolo II nella revisione dello schema novissimum, potrebbe offrire elementi interessanti per comprendere meglio il contesto nel quale è maturata la formulazione o la «non formulazione» di quella nota distintiva della norma canonica, che è la sua rationabilitas.
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