Il 1667 fu un anno strategico per la sperimentazione sulla trasfusione sanguigna. Il presente saggio vuole indagare tra le pieghe delle vicende della storia della medicina ematologica alcuni elementi che riguardano le modalità di cura dell’anormalità. Dalla narrazione storica si desume che la “tecnicizzazione della cura” – corporea e mentale - porta con sé alcuni elementi che sono utili anche alla riflessione pedagogica e pedagogico- medico attuale. Tutto viene giocato attorno al sangue e al suo valore simbolico: da qui la necessità di indagare l’impossibilità di scindere la pratica concreta – anche scientifica e sperimentale – da una precisa idea di natura e uomo anche in medicina.
La trasfusione come cura dell’anormalità nel XVIi secolo. Una rilettura pedagogica (e pedagogico-medica).
TOGNI, Fabio
2017-01-01
Abstract
Il 1667 fu un anno strategico per la sperimentazione sulla trasfusione sanguigna. Il presente saggio vuole indagare tra le pieghe delle vicende della storia della medicina ematologica alcuni elementi che riguardano le modalità di cura dell’anormalità. Dalla narrazione storica si desume che la “tecnicizzazione della cura” – corporea e mentale - porta con sé alcuni elementi che sono utili anche alla riflessione pedagogica e pedagogico- medico attuale. Tutto viene giocato attorno al sangue e al suo valore simbolico: da qui la necessità di indagare l’impossibilità di scindere la pratica concreta – anche scientifica e sperimentale – da una precisa idea di natura e uomo anche in medicina.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TOGNI.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Full Text
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
1.62 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.62 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.