Le emozioni sono una nostra risposta alla percezione di stimoli interni o esterni e la paura, come la gioia, la tristezza, la collera, il disgusto, la sorpresa sono considerate emozioni primarie, fondamentali, innate. Queste emozioni fondamentali sono inscritte nel nostro patrimonio genetico e si presentano con specifici pattern mimici di espressione del volto, riconoscibili nelle diverse culture . Paul Ekman, della University California di San Francisco, ha individuato che le espressioni facciali specifiche delle emozioni fondamentali vengono riconosciute anche da popoli analfabeti che presumibilmente non sono influenzati dal cinema o dalla televisione. Per dimostrare l'universalità di queste emozioni Ekman ha mostrato fotografie che ritraevano volti esprimenti queste emozioni fondamentali a persone di culture lontanissime dalla nostra come i Fore della Nuova Guinea - una tribù isolata che viveva in lontani altipiani rimasta all'età della pietra – e ha riscontrato che la gente di quelle tribù le riconosceva come tali. L’ universalità delle espressioni facciali di queste emozioni primarie era già stata rilevata da Darwin, che aveva evidenziato come le forze evolutive avevano impresso questi segnali nel nostro patrimonio genetico Le emozioni primarie sono presenti nei neonati prima che essi imparino per imitazione, sono presenti anche nei non vedenti dalla nascita: i non vedenti congeniti hanno le stesse contrazioni muscolari e le stesse espressioni emotive. Ovviamente non possono averle imparate per imitazione o tramite il sistema visivo.Ciò fa propendere per l’ipotesi di una predeterminazione genetica.Le neuroscienze hanno dedicato molta attenzione alle basi neuronali dei processi mentali quali il linguaggio, la percezione, l'attenzione e la memoria. La ricerca più recente si è interessata alle basi neurobiologiche delle emozioni, con un approccio che si fonda sull'idea che almeno le emozioni primarie siano il prodotto di sistemi neuronali filogeneticamente antichi e anatomicamente definiti, che si sono evoluti per consentire la sopravvivenza dell'individuo e della specie. Le neuroscienze comportamentali e cognitive classiche stanno procedendo alla ricerca di risposte, un approccio interessante e recente proviene dalle neuroscienze affettive - che prendono in considerazione i processi mentali di base, le funzioni cerebrali e i comportamenti emotivi comuni a tutti i mammiferi - per localizzare i meccanismi neurali dell'espressione emotiva. Il neuro-scienziato Panksepp (2014) ha recentemente proposto una ipotesi sull’evoluzione dei neuro-circuiti che sottostanno alle principali emozioni e ha identificato sette principali neuro-circuiti o “sistemi emotivi” che regolano i differenti aspetti della nostra vita, evidenziando come le loro alterazioni e inibizioni sono all’origine delle principali malattie psicosomatiche e dei disturbi psicologici. Questi sette principali neuro-circuiti o sistemi emotivi sono: 1) il sistema della RICERCA, del desiderio e dell’euforia, legato alla Dopamina. 2) il sistema della RABBIA e della dominanza, legato al testosterone e alla serotonina 3) il sistema della PAURA e dell’ansia, legato al cortisolo, 4) il sistema della SESSUALITÀ e della brama, legato agli ormoni sessuali, 5) il sistema della CURA e dell’amorevolezza, legato all’ossitocina 6) il sistema della TRISTEZZA, del panico e della solitudine affettiva, legati all’assenza di CURA 7) il sistema del GIOCO, della fantasia e della gioia, legati alla dopamina e all’endorfina .Questi sette sistemi affettivi di base - ricerca, paura, collera, desiderio sessuale, cura, sofferenza, gioco - spiegano secondo Panksepp come viviamo e come ci comportiamo; essi originano dalle aree profonde del cervello e sarebbero straordinariamente simili nelle diverse specie di mammiferi. La sperimentazione condotta prima su animali di laboratorio e poi sull’uomo ha reso possibile ricostruire in modo dettagliato la mappa neurofisiologica delle regioni cerebrali che mediano l'acquisizione, l'organizzazione e l'espressione delle reazioni di paura.

CENA Loredana. Neuroscienze , prime paure, sicurezza, fiducia, epistemica

CENA, Loredana
2015-01-01

Abstract

Le emozioni sono una nostra risposta alla percezione di stimoli interni o esterni e la paura, come la gioia, la tristezza, la collera, il disgusto, la sorpresa sono considerate emozioni primarie, fondamentali, innate. Queste emozioni fondamentali sono inscritte nel nostro patrimonio genetico e si presentano con specifici pattern mimici di espressione del volto, riconoscibili nelle diverse culture . Paul Ekman, della University California di San Francisco, ha individuato che le espressioni facciali specifiche delle emozioni fondamentali vengono riconosciute anche da popoli analfabeti che presumibilmente non sono influenzati dal cinema o dalla televisione. Per dimostrare l'universalità di queste emozioni Ekman ha mostrato fotografie che ritraevano volti esprimenti queste emozioni fondamentali a persone di culture lontanissime dalla nostra come i Fore della Nuova Guinea - una tribù isolata che viveva in lontani altipiani rimasta all'età della pietra – e ha riscontrato che la gente di quelle tribù le riconosceva come tali. L’ universalità delle espressioni facciali di queste emozioni primarie era già stata rilevata da Darwin, che aveva evidenziato come le forze evolutive avevano impresso questi segnali nel nostro patrimonio genetico Le emozioni primarie sono presenti nei neonati prima che essi imparino per imitazione, sono presenti anche nei non vedenti dalla nascita: i non vedenti congeniti hanno le stesse contrazioni muscolari e le stesse espressioni emotive. Ovviamente non possono averle imparate per imitazione o tramite il sistema visivo.Ciò fa propendere per l’ipotesi di una predeterminazione genetica.Le neuroscienze hanno dedicato molta attenzione alle basi neuronali dei processi mentali quali il linguaggio, la percezione, l'attenzione e la memoria. La ricerca più recente si è interessata alle basi neurobiologiche delle emozioni, con un approccio che si fonda sull'idea che almeno le emozioni primarie siano il prodotto di sistemi neuronali filogeneticamente antichi e anatomicamente definiti, che si sono evoluti per consentire la sopravvivenza dell'individuo e della specie. Le neuroscienze comportamentali e cognitive classiche stanno procedendo alla ricerca di risposte, un approccio interessante e recente proviene dalle neuroscienze affettive - che prendono in considerazione i processi mentali di base, le funzioni cerebrali e i comportamenti emotivi comuni a tutti i mammiferi - per localizzare i meccanismi neurali dell'espressione emotiva. Il neuro-scienziato Panksepp (2014) ha recentemente proposto una ipotesi sull’evoluzione dei neuro-circuiti che sottostanno alle principali emozioni e ha identificato sette principali neuro-circuiti o “sistemi emotivi” che regolano i differenti aspetti della nostra vita, evidenziando come le loro alterazioni e inibizioni sono all’origine delle principali malattie psicosomatiche e dei disturbi psicologici. Questi sette principali neuro-circuiti o sistemi emotivi sono: 1) il sistema della RICERCA, del desiderio e dell’euforia, legato alla Dopamina. 2) il sistema della RABBIA e della dominanza, legato al testosterone e alla serotonina 3) il sistema della PAURA e dell’ansia, legato al cortisolo, 4) il sistema della SESSUALITÀ e della brama, legato agli ormoni sessuali, 5) il sistema della CURA e dell’amorevolezza, legato all’ossitocina 6) il sistema della TRISTEZZA, del panico e della solitudine affettiva, legati all’assenza di CURA 7) il sistema del GIOCO, della fantasia e della gioia, legati alla dopamina e all’endorfina .Questi sette sistemi affettivi di base - ricerca, paura, collera, desiderio sessuale, cura, sofferenza, gioco - spiegano secondo Panksepp come viviamo e come ci comportiamo; essi originano dalle aree profonde del cervello e sarebbero straordinariamente simili nelle diverse specie di mammiferi. La sperimentazione condotta prima su animali di laboratorio e poi sull’uomo ha reso possibile ricostruire in modo dettagliato la mappa neurofisiologica delle regioni cerebrali che mediano l'acquisizione, l'organizzazione e l'espressione delle reazioni di paura.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Cena Neuroscienze prime paure,sicurezza,fiducia epistemica.pdf

accesso aperto

Tipologia: Full Text
Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 175.31 kB
Formato Adobe PDF
175.31 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/490954
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact