Come nasce nella donna il desiderio di maternità? La presenza di un figlio nel mondo inconscio di una donna costituisce “l’esperienza interiore della maternità”: la maternità e il desiderio di generare e di genitorialità costituiscono, consciamente e inconsciamente, un lungo e complesso cammino psicologico nella formazione della struttura psichica della donna, saldamente ancorato alle aspettative sul proprio futuro di donna adulta e sulle dinamiche psicologiche che sottendono la “qualità” dei processi di identificazione con la propria madre. Una donna che ammira la propria madre potrà volere dei figli per diventare una madre come quella che ha avuto lei: immagina di sperimentare la stessa realizzazione che sua madre ha trovato nella maternità e desidera riprodurre, con i propri figli, il rapporto che ha avuto lei con la madre. Se invece ritiene che la propria madre sia stata carente e infelice, può temere, diventando madre a sua volta di mostrarsi altrettanto carente e di sperimentare la maternità, essenzialmente come un peso e un sacrificio. Ha paura di riprodurre la stessa insoddisfacente vita familiare che ha sperimentato da piccola e di ristabilire con il figlio lo stesso rapporto indesiderabile avuto da lei con la madre. rendendolo altrettanto infelice. Oppure una donna che non ammira la propria madre può considerare l’allevamento dei figli come un mezzo per dimostrare che lei, invece, è capace di essere una buona madre. E’ decisa a creare una vita familiare diversa da quella che ha sperimentato come figlia, stabilendo con i propri bambini un rapporto diverso da quello avuto con sua madre . Solo un legame positivo ed una identificazione positiva con la madre può consentire alla donna di generare e di diventare una buona madre, portatrice di un rapporto originario con il proprio figlio, attivando così il processo della genitorialità. E’ l’esperienza di essere amati dai propri genitori che fa emergere la capacità di amare nel bambino, di entrambi i sessi, mettendolo in grado di ricambiare l’affetto e più tardi di trasferirlo anche negli altri. L’essere amato lo rende capace di amare; il non aver avuto questa esperienza potrà essere ostacolo allo sviluppo di questa capacità.

Cena Loredana.Desiderio di gravidanza e maternità

CENA, Loredana
2016-01-01

Abstract

Come nasce nella donna il desiderio di maternità? La presenza di un figlio nel mondo inconscio di una donna costituisce “l’esperienza interiore della maternità”: la maternità e il desiderio di generare e di genitorialità costituiscono, consciamente e inconsciamente, un lungo e complesso cammino psicologico nella formazione della struttura psichica della donna, saldamente ancorato alle aspettative sul proprio futuro di donna adulta e sulle dinamiche psicologiche che sottendono la “qualità” dei processi di identificazione con la propria madre. Una donna che ammira la propria madre potrà volere dei figli per diventare una madre come quella che ha avuto lei: immagina di sperimentare la stessa realizzazione che sua madre ha trovato nella maternità e desidera riprodurre, con i propri figli, il rapporto che ha avuto lei con la madre. Se invece ritiene che la propria madre sia stata carente e infelice, può temere, diventando madre a sua volta di mostrarsi altrettanto carente e di sperimentare la maternità, essenzialmente come un peso e un sacrificio. Ha paura di riprodurre la stessa insoddisfacente vita familiare che ha sperimentato da piccola e di ristabilire con il figlio lo stesso rapporto indesiderabile avuto da lei con la madre. rendendolo altrettanto infelice. Oppure una donna che non ammira la propria madre può considerare l’allevamento dei figli come un mezzo per dimostrare che lei, invece, è capace di essere una buona madre. E’ decisa a creare una vita familiare diversa da quella che ha sperimentato come figlia, stabilendo con i propri bambini un rapporto diverso da quello avuto con sua madre . Solo un legame positivo ed una identificazione positiva con la madre può consentire alla donna di generare e di diventare una buona madre, portatrice di un rapporto originario con il proprio figlio, attivando così il processo della genitorialità. E’ l’esperienza di essere amati dai propri genitori che fa emergere la capacità di amare nel bambino, di entrambi i sessi, mettendolo in grado di ricambiare l’affetto e più tardi di trasferirlo anche negli altri. L’essere amato lo rende capace di amare; il non aver avuto questa esperienza potrà essere ostacolo allo sviluppo di questa capacità.
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