La Corte EDU (Corte eur. dir. uomo, 14.1.2016, ric. 68060/12, D.A. et autres c. Italie) si confronta con le questioni giuridiche connesse alle conseguenze dannose di emotrasfusioni, somministrazione di emoderivati infetti e vaccinazioni obbligatorie. Ricostruita la sofferta vicenda normativa del sistema di indennizzo aperta dalla l. n. 210/1992, l’articolo si sofferma su rimedi transattivi di ultima generazione voluti dal Governo italiano per garantire, con maggior automatismo, la riparazione pecuniaria alle vittime. L’obiettivo del saggio è quello di verificare, alla luce delle motivazioni proposte dalla Corte EDU, la conformità di detti strumenti transattivi al principio di effettività dei rimedi, ex artt. 13 e 2 CEDU. Infatti, la veloce procedura transattiva ex art. 27- bis d.l. n. 90/2014, pure promossa dalla stessa Corte EDU, non viene in soccorso nel caso in cui siano già state avviate le istanze per rimedi indennitari o risarcitori. La conclusione è che i rimedi di tipo transattivo sollevano comunque problemi di tipo ‘sistemico’, poiché si prestano a gravi violazioni del diritto alla vita e alla salute, ove si considerino le modalità di raccordo con i rimedi pregressi di natura indennitaria e risarcitoria, nonché i tempi e le modalità di erogazione delle somme destinate alle vittime.

La 'disfunzione sistemica' dei rimedi per il ristoro dei danni da infezioni post-trasfusionali

AMATO, Cristina
2016-01-01

Abstract

La Corte EDU (Corte eur. dir. uomo, 14.1.2016, ric. 68060/12, D.A. et autres c. Italie) si confronta con le questioni giuridiche connesse alle conseguenze dannose di emotrasfusioni, somministrazione di emoderivati infetti e vaccinazioni obbligatorie. Ricostruita la sofferta vicenda normativa del sistema di indennizzo aperta dalla l. n. 210/1992, l’articolo si sofferma su rimedi transattivi di ultima generazione voluti dal Governo italiano per garantire, con maggior automatismo, la riparazione pecuniaria alle vittime. L’obiettivo del saggio è quello di verificare, alla luce delle motivazioni proposte dalla Corte EDU, la conformità di detti strumenti transattivi al principio di effettività dei rimedi, ex artt. 13 e 2 CEDU. Infatti, la veloce procedura transattiva ex art. 27- bis d.l. n. 90/2014, pure promossa dalla stessa Corte EDU, non viene in soccorso nel caso in cui siano già state avviate le istanze per rimedi indennitari o risarcitori. La conclusione è che i rimedi di tipo transattivo sollevano comunque problemi di tipo ‘sistemico’, poiché si prestano a gravi violazioni del diritto alla vita e alla salute, ove si considerino le modalità di raccordo con i rimedi pregressi di natura indennitaria e risarcitoria, nonché i tempi e le modalità di erogazione delle somme destinate alle vittime.
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