L’evoluzione storica dell’aderenza alle terapie e in particolare una riflessione critica del tema della concordanza si offrono come un focus attraverso cui leggere il rapporto medico/paziente. In particolare ci si sofferma sul significato della concordanza che, ponendosi come superamento del concetto di aderenza, si esprime, ma non si riduce nella scelta consapevole e condivisa di un’opzione terapeutica: essa chiama piuttosto in causa competenze profonde sulla relazione, ma soprattutto la disponibilità a interrogarsi su domande cruciali dell’esistenza. I problemi più spinosi relativi alla concordanza si delineano infatti quando la qualità di vita è limitata dalla malattia e insieme dalle cure o quando breve, limitata è l’aspettativa di vita. Non tutti i pazienti richiedono o necessitano di un confronto così impegnativo e d’altra parte, nemmeno tutti i medici lo desiderano, sarebbe però importante che, nel percorso formativo curricolare, gli studenti potessero almeno confrontarsi con diverse identità professionali e potessero essere aiutati a individuare quella che meglio risponde alle proprie caratteristiche. Si considera pertanto realistico proporre nel corso di laurea in medicina esperienze formative e concetti preliminari che possono permettere, non certo l’acquisizione di una piena padronanza dei processi di concordanza, quanto piuttosto di avere consapevolezza delle competenze e delle risorse sottese a un certo tipo di relazione e delle proprie inclinazioni personali rispetto a queste, posticipando al tempo della specialità o del lavoro una più mirata esperienza formativa.

The concordance in the doctor patient relationship and medical education La concordanza nel rapporto medico paziente e la formazione medica

MANFREDI, Paola
2016-01-01

Abstract

L’evoluzione storica dell’aderenza alle terapie e in particolare una riflessione critica del tema della concordanza si offrono come un focus attraverso cui leggere il rapporto medico/paziente. In particolare ci si sofferma sul significato della concordanza che, ponendosi come superamento del concetto di aderenza, si esprime, ma non si riduce nella scelta consapevole e condivisa di un’opzione terapeutica: essa chiama piuttosto in causa competenze profonde sulla relazione, ma soprattutto la disponibilità a interrogarsi su domande cruciali dell’esistenza. I problemi più spinosi relativi alla concordanza si delineano infatti quando la qualità di vita è limitata dalla malattia e insieme dalle cure o quando breve, limitata è l’aspettativa di vita. Non tutti i pazienti richiedono o necessitano di un confronto così impegnativo e d’altra parte, nemmeno tutti i medici lo desiderano, sarebbe però importante che, nel percorso formativo curricolare, gli studenti potessero almeno confrontarsi con diverse identità professionali e potessero essere aiutati a individuare quella che meglio risponde alle proprie caratteristiche. Si considera pertanto realistico proporre nel corso di laurea in medicina esperienze formative e concetti preliminari che possono permettere, non certo l’acquisizione di una piena padronanza dei processi di concordanza, quanto piuttosto di avere consapevolezza delle competenze e delle risorse sottese a un certo tipo di relazione e delle proprie inclinazioni personali rispetto a queste, posticipando al tempo della specialità o del lavoro una più mirata esperienza formativa.
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