Il saggio evidenzia come le routine organizzative non siano da inquadrare come procedure meramente automatiche. Al contrario, anche se la loro esecuzione obbedisce alla logica del "rule following", è fondamentale percorrere un'indagine interdisciplinare dei loro processi generativi, per comprenderne la natura. A questo scopo, nel saggio è proposta un'analisi focalizzata su due concezioni principali delle routine: procedurale-operativa e cognitiva. Partendo dai modelli sviluppati dai principali studiosi di economia cognitiva, si analizza la nozione di “categorizzazione” delle situazioni rispetto alla capacità degli individui di promuovere la cosiddetta “intenzionalità del noi”. In base ad essa sono poi riesaminate le funzioni di risoluzione dei problemi, facilitazione del coordinamento, gestione dei fattori motivazionali, risoluzioni di conflitti e condivisione di valori culturali. In tale direzione, è sviluppato il ruolo del ragionamento per analogia, quale fenomeno collettivo che emerge dai rapporto d’intersoggettività. Inoltre, viene evidenziato come questo concetto sia influenzato da meccanismi socio-cognitivi che aiutano a comprendere le traiettorie con cui gli esseri umani affrontano problemi “mal-strutturati” attraverso il pensiero creativo. I modelli mentali, in tale prospettiva, costituiscono il centro nevralgico della propensione ad adattare soluzioni passate a circostanze nuove.
Le routine nelle organizzazioni
CASTELLANI, Marco
2015-01-01
Abstract
Il saggio evidenzia come le routine organizzative non siano da inquadrare come procedure meramente automatiche. Al contrario, anche se la loro esecuzione obbedisce alla logica del "rule following", è fondamentale percorrere un'indagine interdisciplinare dei loro processi generativi, per comprenderne la natura. A questo scopo, nel saggio è proposta un'analisi focalizzata su due concezioni principali delle routine: procedurale-operativa e cognitiva. Partendo dai modelli sviluppati dai principali studiosi di economia cognitiva, si analizza la nozione di “categorizzazione” delle situazioni rispetto alla capacità degli individui di promuovere la cosiddetta “intenzionalità del noi”. In base ad essa sono poi riesaminate le funzioni di risoluzione dei problemi, facilitazione del coordinamento, gestione dei fattori motivazionali, risoluzioni di conflitti e condivisione di valori culturali. In tale direzione, è sviluppato il ruolo del ragionamento per analogia, quale fenomeno collettivo che emerge dai rapporto d’intersoggettività. Inoltre, viene evidenziato come questo concetto sia influenzato da meccanismi socio-cognitivi che aiutano a comprendere le traiettorie con cui gli esseri umani affrontano problemi “mal-strutturati” attraverso il pensiero creativo. I modelli mentali, in tale prospettiva, costituiscono il centro nevralgico della propensione ad adattare soluzioni passate a circostanze nuove.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.