Partendo da una riflessione sulla duplice prospettiva dalla quale si può guardare al diritto all’aborto, quale aspetto del diritto sociale alla salute, ovvero quale espressione della libertà di autodeterminazione, l’articolo esamina il procedimento all’esito del quale il Comitato europeo dei diritti sociali è giunto a condannare il nostro Paese per le conseguenze derivanti dalla presenza, nei presidi sanitari, di numerosi medici obiettori. Il servizio apprestato per rispondere alle domande di interruzione di gravidanza risulta insufficiente nonostante il bilanciamento previsto, in astratto, dalla legge 194 del 1978 con il diritto dei medici di astenersi dalle pratiche abortive per ragioni di coscienza. Tale situazione dipende da una sospetta scarsa considerazione da parte delle istituzioni politiche per la concreta attuazione della legge ed è favorita, a monte, dal mancato inquadramento dell’interruzione di gravidanza come libera scelta individuale della donna sul proprio corpo.

La decisione del Comitato europeo dei diritti sociali richiama l'Italia ad una corretta applicazione della legge 194 del 1978

CARMINATI, Arianna
2014-01-01

Abstract

Partendo da una riflessione sulla duplice prospettiva dalla quale si può guardare al diritto all’aborto, quale aspetto del diritto sociale alla salute, ovvero quale espressione della libertà di autodeterminazione, l’articolo esamina il procedimento all’esito del quale il Comitato europeo dei diritti sociali è giunto a condannare il nostro Paese per le conseguenze derivanti dalla presenza, nei presidi sanitari, di numerosi medici obiettori. Il servizio apprestato per rispondere alle domande di interruzione di gravidanza risulta insufficiente nonostante il bilanciamento previsto, in astratto, dalla legge 194 del 1978 con il diritto dei medici di astenersi dalle pratiche abortive per ragioni di coscienza. Tale situazione dipende da una sospetta scarsa considerazione da parte delle istituzioni politiche per la concreta attuazione della legge ed è favorita, a monte, dal mancato inquadramento dell’interruzione di gravidanza come libera scelta individuale della donna sul proprio corpo.
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