Nel corso dei nove mesi di gestazione, il piccolo si è formato ed è cresciuto nel grembo materno: le emozioni provate dalla madre durante il periodo di gravidanza implicano una ricaduta a livello di neurotrasmettitori e ormoni nel sistema circolatorio materno e in tutti gli altri parametri corporei, cambiamenti che vengono percepiti dal bimbo in utero (Imbasciati, Margiotta, 2005). Già dalla 15^ settimana di gestazione un bimbo è in grado di fare esperienze dei cambiamenti umorali e corporei della madre, di avvertire i suoi cambiamenti di stato e verso la17^ settimana può manifestare già comportamenti di suzione, inghiottendo piccole quantità di liquido amniotico. Il bimbo alla nascita è in grado d’instaurare un legame attivo con la madre e questo, che ha la sua origine in epoca prenatale, influenza il modo di porsi nell’interazione dell’allattamento (Imbasciati, Dabrassi, Cena, 2012). E’ intorno alla alimentazione infatti che si sviluppa uno degli assi d’interazione più precoce tra madre e bambino : esso non è costituito unicamente dalla suzione e dalla soddisfazione della fame, ma è caratterizzato anche da tutti i contatti corporei, gesti ,sguardi con cui il lattante comunica con la madre. L’allattamento materno rappresenta una modalità nutritiva, ma anche una modalità comunicativa e di relazione con il proprio bambino perché favorisce il contatto fisico, pelle a pelle, il contatto olfattivo e visivo tra lo sguardo della madre e quello del bambino. L'allattamento al seno favorisce un importante scambio di sensazioni fisiche e psichiche che determina la nascita di un dialogo intimo tra la mamma e il suo piccolo; per succhiare il seno, oltre alla bocca, anche la guancia, il naso, il mento e le manine del bambino sono a stretto contatto con la pelle della mamma. Durante le pause della suzione il bimbo stacca la bocca dal seno e rivolge il proprio sguardo alla madre che lo corrisponde e commenta con parole affettuose quanto sta accadendo tra loro. Il bimbo elabora le risposte costituite da questi sguardi, contatti, parole, che per ora sono soltanto suoni per lui privi di un significato ma con importanti connotazioni affettivo-emotive, e apprende cosa sta succedendo tra lui e la madre (Imbasciati, Cena, 2010). Il contenuto di questa comunicazione non verbale, corporea non è traducibile in parole ma è evidente che ciò che viene scambiato costituisce un apprendimento di significati, che nella memoria implicita caratterizzano la qualità della relazione (Cena, Imbasciati, Baldoni, 2010) .
Cena Loredana-Allattamento al seno
CENA, Loredana
Writing – Review & Editing
2013-01-01
Abstract
Nel corso dei nove mesi di gestazione, il piccolo si è formato ed è cresciuto nel grembo materno: le emozioni provate dalla madre durante il periodo di gravidanza implicano una ricaduta a livello di neurotrasmettitori e ormoni nel sistema circolatorio materno e in tutti gli altri parametri corporei, cambiamenti che vengono percepiti dal bimbo in utero (Imbasciati, Margiotta, 2005). Già dalla 15^ settimana di gestazione un bimbo è in grado di fare esperienze dei cambiamenti umorali e corporei della madre, di avvertire i suoi cambiamenti di stato e verso la17^ settimana può manifestare già comportamenti di suzione, inghiottendo piccole quantità di liquido amniotico. Il bimbo alla nascita è in grado d’instaurare un legame attivo con la madre e questo, che ha la sua origine in epoca prenatale, influenza il modo di porsi nell’interazione dell’allattamento (Imbasciati, Dabrassi, Cena, 2012). E’ intorno alla alimentazione infatti che si sviluppa uno degli assi d’interazione più precoce tra madre e bambino : esso non è costituito unicamente dalla suzione e dalla soddisfazione della fame, ma è caratterizzato anche da tutti i contatti corporei, gesti ,sguardi con cui il lattante comunica con la madre. L’allattamento materno rappresenta una modalità nutritiva, ma anche una modalità comunicativa e di relazione con il proprio bambino perché favorisce il contatto fisico, pelle a pelle, il contatto olfattivo e visivo tra lo sguardo della madre e quello del bambino. L'allattamento al seno favorisce un importante scambio di sensazioni fisiche e psichiche che determina la nascita di un dialogo intimo tra la mamma e il suo piccolo; per succhiare il seno, oltre alla bocca, anche la guancia, il naso, il mento e le manine del bambino sono a stretto contatto con la pelle della mamma. Durante le pause della suzione il bimbo stacca la bocca dal seno e rivolge il proprio sguardo alla madre che lo corrisponde e commenta con parole affettuose quanto sta accadendo tra loro. Il bimbo elabora le risposte costituite da questi sguardi, contatti, parole, che per ora sono soltanto suoni per lui privi di un significato ma con importanti connotazioni affettivo-emotive, e apprende cosa sta succedendo tra lui e la madre (Imbasciati, Cena, 2010). Il contenuto di questa comunicazione non verbale, corporea non è traducibile in parole ma è evidente che ciò che viene scambiato costituisce un apprendimento di significati, che nella memoria implicita caratterizzano la qualità della relazione (Cena, Imbasciati, Baldoni, 2010) .File | Dimensione | Formato | |
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