Il presente articolo illustra i risultati di un progetto di formazione e ricerca realizzato a partire dal mese di ottobre 2007 presso l’ASL di Brescia. Tale progetto, rivolto a un gruppo di circa 90 infermieri operanti nell’ambito dell’assistenza domiciliare, perseguiva un duplice obiettivo: consolidare negli infermieri partecipanti la competenza metodologica relativa alla formulazione delle diagnosi infermieristiche, alla pianificazione e alla documentazione dell’assistenza infermieristica e indagare, attraverso il metodo attivo della consensus conference applicato a tali contenuti, le caratteristiche fondamentali del nursing in ambito domiciliare. Il progetto si è concretizzato in un corso di aggiornamento, durante il quale gli infermieri partecipanti hanno potuto esprimere la propria valutazione in merito alla natura dei problemi di salute prevalentemente incontrati durante la presa in carico domiciliare, alla loro possibile codifica attraverso il linguaggio proposto dalla classificazione delle diagnosi infermieristiche della North American Nursing Diagnosis Association International (NANDA International), al grado di autonomia nell’identificazione e nel trattamento di tali diagnosi, alla tipologia degli interventi assistenziali prevalentemente pianificati e attuati, alla qualità della documentazione attualmente in uso. L’analisi dei dati raccolti configura il profilo di un infermiere domiciliare con competenza avanzata, chiamato ad affrontare problemi socio-sanitari complessi e che richiedono un approccio integrato e multidisciplinare. Nel contesto territoriale della provincia bresciana, secondo gli infermieri partecipanti, il grado di autonomia nell’identificazione delle diagnosi infermieristiche e l’impegno nella pianificazione degli interventi permangono maggiormente orientati verso gli ambiti che riguardano la sfera bio-fisiologica (modello di eliminazione, di alimentazione, cura del sé ecc.). Tuttavia, l’infermiere che fornisce assistenza in ambito domiciliare si confronta sempre più spesso con problematiche emergenti, come la gestione dell’aderenza al regime terapeutico, il supporto comunicativo e relazionale, lo stimolo motivazionale alla gestione del coping e la supervisione del ruolo del caregiver. Infine, il progetto di formazione e ricerca ha stimolato la riflessione sulla necessità di migliorare la struttura e le modalità di gestione della documentazione infermieristica domiciliare.

Diagnosi infermieristiche e pianificazione dell’assistenza domiciliare nell’ASL di Brescia

MOTTA, Paolo Carlo;
2008-01-01

Abstract

Il presente articolo illustra i risultati di un progetto di formazione e ricerca realizzato a partire dal mese di ottobre 2007 presso l’ASL di Brescia. Tale progetto, rivolto a un gruppo di circa 90 infermieri operanti nell’ambito dell’assistenza domiciliare, perseguiva un duplice obiettivo: consolidare negli infermieri partecipanti la competenza metodologica relativa alla formulazione delle diagnosi infermieristiche, alla pianificazione e alla documentazione dell’assistenza infermieristica e indagare, attraverso il metodo attivo della consensus conference applicato a tali contenuti, le caratteristiche fondamentali del nursing in ambito domiciliare. Il progetto si è concretizzato in un corso di aggiornamento, durante il quale gli infermieri partecipanti hanno potuto esprimere la propria valutazione in merito alla natura dei problemi di salute prevalentemente incontrati durante la presa in carico domiciliare, alla loro possibile codifica attraverso il linguaggio proposto dalla classificazione delle diagnosi infermieristiche della North American Nursing Diagnosis Association International (NANDA International), al grado di autonomia nell’identificazione e nel trattamento di tali diagnosi, alla tipologia degli interventi assistenziali prevalentemente pianificati e attuati, alla qualità della documentazione attualmente in uso. L’analisi dei dati raccolti configura il profilo di un infermiere domiciliare con competenza avanzata, chiamato ad affrontare problemi socio-sanitari complessi e che richiedono un approccio integrato e multidisciplinare. Nel contesto territoriale della provincia bresciana, secondo gli infermieri partecipanti, il grado di autonomia nell’identificazione delle diagnosi infermieristiche e l’impegno nella pianificazione degli interventi permangono maggiormente orientati verso gli ambiti che riguardano la sfera bio-fisiologica (modello di eliminazione, di alimentazione, cura del sé ecc.). Tuttavia, l’infermiere che fornisce assistenza in ambito domiciliare si confronta sempre più spesso con problematiche emergenti, come la gestione dell’aderenza al regime terapeutico, il supporto comunicativo e relazionale, lo stimolo motivazionale alla gestione del coping e la supervisione del ruolo del caregiver. Infine, il progetto di formazione e ricerca ha stimolato la riflessione sulla necessità di migliorare la struttura e le modalità di gestione della documentazione infermieristica domiciliare.
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