L’articolo riflette sul merito della sentenza n. 200/2006 della Corte costituzionale, che ha attribuito al capo dello Stato il potere sostanziale di decidere in ordine alla concessione della grazia, anche in dissenso dal Ministro della Giustizia, che è tenuto a controfirmare il decreto del Presidente della Repubblica. La riflessione investe soprattutto le conseguenze istituzionali e sistematiche di tale pronuncia, perché essa proietta il capo dello Stato in una dimensione di maggior rilievo e più autonoma rispetto agli altri organi costituzionali, sostanzialmente nuova rispetto alle ricostruzioni classiche della figura presidenziale.

Una nuova dimensione costituzionale per il Capo dello Stato?

GORLANI, Mario
2007-01-01

Abstract

L’articolo riflette sul merito della sentenza n. 200/2006 della Corte costituzionale, che ha attribuito al capo dello Stato il potere sostanziale di decidere in ordine alla concessione della grazia, anche in dissenso dal Ministro della Giustizia, che è tenuto a controfirmare il decreto del Presidente della Repubblica. La riflessione investe soprattutto le conseguenze istituzionali e sistematiche di tale pronuncia, perché essa proietta il capo dello Stato in una dimensione di maggior rilievo e più autonoma rispetto agli altri organi costituzionali, sostanzialmente nuova rispetto alle ricostruzioni classiche della figura presidenziale.
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