La riforma del diritto societario, attuata con il decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6, prevede l'emissione sia di categorie di azioni, più diversificate rispetto al passato, sia di strumenti finanziari non azionari muniti di diritti patrimoniali o anche amministrativi, che possono essere emessi anche a favore dei prestatori di lavoro. L'introduzione di nuove categorie di azioni e di strumenti finanziari "ibridi" non potrà risolvere tutti i problemi di finanziamento e potenziamento della società, ma, se esistono le premesse, è necessario valutare le nuove opportunità offerte in alternativa ai metodi tradizionali. I conferimenti non proporzionali, gli apporti (atipici) di opere e servizi nelle società per azioni, i conferimenti di tutti gli elementi dell'attivo, suscettibili di valutazione economica, nelle società a responsabilità limitata, i nuovi istituti civilistici come il patrimonio destinato al finanziamento di uno specifico affare, sollevano delicate questioni di interpretazione, alle quali è difficile oggi fornire soluzioni definitive. Inoltre l'emissione dei titoli di debito nella nuova società a responsabilità limitata aprirà definitivamente le porte del mercato del capitale di credito anche a tali società. Il percorso verso l'aggiornamento del nostro ordinamento societario, intrapreso nel 1998 con il testo unico dell'intermediazione finanziaria, per le società quotate, non si è ancora concluso con l'emanazione del d.lgs. n. 6/2003. Sono dunque necessari decreti correttivi per coordinare la nuova disciplina societaria con il testo unico bancario e il testo unico dell'intermediazione finanziaria. A questa evoluzione normativa si aggiunge l'adozione, a partire dal 2005, dei principi contabili internazionali (IAS) che imporranno la rivisitazione degli attuali criteri di valutazione civilistici ai fini della redazione sia dei bilanci consolidati delle società quotate, sia dei bilanci di esercizio delle medesime società. Nello scenario delle rilevanti modifiche previste dall'ordinamento societario italiano si innesta la riforma del sistema fiscale statale, introdotta dalla legge delega 7 aprile 2003, n. 80. Lo schema di decreto legislativo, istitutivo dell'imposta sul reddito delle società (Ires), entrerà in vigore, insieme con la riforma del diritto societario, a decorrere dal 1° gennaio 2004. L'istituto della participation exemption, l'esclusione da imposizione dei dividendi, l'abolizione del credito di imposta, il consolidato nazionale e mondiale, dovrebbero consentire l'adeguamento del nostro sistema fiscale a quello previsto dagli ordinamenti fiscali dei principali paesi esteri. Tuttavia, l'opera di coordinamento tra la nuova disciplina fiscale e la riforma del diritto societario non si è ancora conclusa. Nonostante lo schema di articolato predisposto dalla Commissione di studio (cd. “Commissione Gallo”), istituita per adeguare il vigente sistema fiscale alla riforma del diritto societario, l'attuale schema di decreto legislativo sull'Ires ha recepito solo in parte le proposte di norme di raccordo con la nuova normativa sul bilancio (a titolo esemplificativo, la nuova disciplina fiscale degli strumenti finanziari assimilati alle azioni e l'abolizione del principio della previa imputazione a conto economico degli ammortamenti e delle svalutazioni individuati in via forfettaria dalle disposizioni tributarie). E' auspicabile che non appena si esaurisca l'opera di coordinamento tra la nuova disciplina societaria con il testo unico bancario e il testo unico dell'intermediazione finanziaria siano introdotte le necessarie norme fiscali per disciplinare puntualmente le innovative forme di finanziamento, recate dalla riforma del diritto societario. Nel presente lavoro saranno affrontate, nella prima parte, le novità che la riforma del diritto societario dedica alle azioni, agli strumenti finanziari partecipativi e alle obbligazioni; nella seconda parte, le nuove disposizioni sul regime fiscale dei nuovi strumenti finanziari, così come proposte dalla “Commissione Gallo”; e, nella terza parte, le norme contenute nell'emananda disciplina tributaria applicabile agli strumenti finanziari, così come definita nello schema di decreto legislativo istitutivo dell'Ires.

Azioni, strumenti finanziari partecipativi e obbligazioni: dalla riforma del diritto societario alla riforma dell'imposta sul reddito delle società

CORASANITI, Giuseppe
2003-01-01

Abstract

La riforma del diritto societario, attuata con il decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6, prevede l'emissione sia di categorie di azioni, più diversificate rispetto al passato, sia di strumenti finanziari non azionari muniti di diritti patrimoniali o anche amministrativi, che possono essere emessi anche a favore dei prestatori di lavoro. L'introduzione di nuove categorie di azioni e di strumenti finanziari "ibridi" non potrà risolvere tutti i problemi di finanziamento e potenziamento della società, ma, se esistono le premesse, è necessario valutare le nuove opportunità offerte in alternativa ai metodi tradizionali. I conferimenti non proporzionali, gli apporti (atipici) di opere e servizi nelle società per azioni, i conferimenti di tutti gli elementi dell'attivo, suscettibili di valutazione economica, nelle società a responsabilità limitata, i nuovi istituti civilistici come il patrimonio destinato al finanziamento di uno specifico affare, sollevano delicate questioni di interpretazione, alle quali è difficile oggi fornire soluzioni definitive. Inoltre l'emissione dei titoli di debito nella nuova società a responsabilità limitata aprirà definitivamente le porte del mercato del capitale di credito anche a tali società. Il percorso verso l'aggiornamento del nostro ordinamento societario, intrapreso nel 1998 con il testo unico dell'intermediazione finanziaria, per le società quotate, non si è ancora concluso con l'emanazione del d.lgs. n. 6/2003. Sono dunque necessari decreti correttivi per coordinare la nuova disciplina societaria con il testo unico bancario e il testo unico dell'intermediazione finanziaria. A questa evoluzione normativa si aggiunge l'adozione, a partire dal 2005, dei principi contabili internazionali (IAS) che imporranno la rivisitazione degli attuali criteri di valutazione civilistici ai fini della redazione sia dei bilanci consolidati delle società quotate, sia dei bilanci di esercizio delle medesime società. Nello scenario delle rilevanti modifiche previste dall'ordinamento societario italiano si innesta la riforma del sistema fiscale statale, introdotta dalla legge delega 7 aprile 2003, n. 80. Lo schema di decreto legislativo, istitutivo dell'imposta sul reddito delle società (Ires), entrerà in vigore, insieme con la riforma del diritto societario, a decorrere dal 1° gennaio 2004. L'istituto della participation exemption, l'esclusione da imposizione dei dividendi, l'abolizione del credito di imposta, il consolidato nazionale e mondiale, dovrebbero consentire l'adeguamento del nostro sistema fiscale a quello previsto dagli ordinamenti fiscali dei principali paesi esteri. Tuttavia, l'opera di coordinamento tra la nuova disciplina fiscale e la riforma del diritto societario non si è ancora conclusa. Nonostante lo schema di articolato predisposto dalla Commissione di studio (cd. “Commissione Gallo”), istituita per adeguare il vigente sistema fiscale alla riforma del diritto societario, l'attuale schema di decreto legislativo sull'Ires ha recepito solo in parte le proposte di norme di raccordo con la nuova normativa sul bilancio (a titolo esemplificativo, la nuova disciplina fiscale degli strumenti finanziari assimilati alle azioni e l'abolizione del principio della previa imputazione a conto economico degli ammortamenti e delle svalutazioni individuati in via forfettaria dalle disposizioni tributarie). E' auspicabile che non appena si esaurisca l'opera di coordinamento tra la nuova disciplina societaria con il testo unico bancario e il testo unico dell'intermediazione finanziaria siano introdotte le necessarie norme fiscali per disciplinare puntualmente le innovative forme di finanziamento, recate dalla riforma del diritto societario. Nel presente lavoro saranno affrontate, nella prima parte, le novità che la riforma del diritto societario dedica alle azioni, agli strumenti finanziari partecipativi e alle obbligazioni; nella seconda parte, le nuove disposizioni sul regime fiscale dei nuovi strumenti finanziari, così come proposte dalla “Commissione Gallo”; e, nella terza parte, le norme contenute nell'emananda disciplina tributaria applicabile agli strumenti finanziari, così come definita nello schema di decreto legislativo istitutivo dell'Ires.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
azioni.pdf

accesso aperto

Tipologia: Full Text
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 3.24 MB
Formato Adobe PDF
3.24 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/164963
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact