Antidepressant medications represent a core element of Major Depressive Disorder (MDD) treatment. However, response rates of antidepressant therapy are currently not optimal, and often multiple attempts with different antidepressant medications are required to obtain a satisfactory response. Pharmacogenetic tests could represent a valid tool in the process of antidepressant treatment personalization, but more information is currently required regarding their effectiveness and utility, particularly related to their use in routine clinical practice in a real-world context. In the present study, subjects accessing the Department of Mental Health and Addiction services of ASST Spedali Civili di Brescia diagnosed with MDD and requiring a pharmacological treatment switch for lack of effectiveness of presence of side effects were randomly allocated to two groups: the Treated with Genetic Test Guide (TGTG) group and the Treatment As Usual (TAU) group. Participants were assessed with validated measures of depressive symptoms severity, side effects severity, psychosocial functioning, self-reported severity of anxiety symptoms and self-reported severity of depressive symptoms at baseline, at four weeks, at eight weeks and at twelve weeks. The two groups were compared on all outcome using repeated measures analysis of variance (RM-ANOVA) and scores of all outcomes were compared between the two groups at each timepoint. A total of 91 participants were recruited in the study, 36 allocated to the TAU group and 55 allocated to the TGTG group. No significant baseline between-group difference was observed regarding socio-demographic and clinical characteristics. Both groups showed significant improvements over time in all considered outcomes (RM-ANOVA Time Effect p<0.001 in all cases), but no significant between-group difference was observed for any outcome (RM-ANOVA TimeXGroup Effect p>0.05 in all cases). No significant between group difference was observed for any outcome at all time-points (p>0.05 in all cases). The results of the present study suggest that pharmacogenetic testing currently does not provide substantial benefits compared to the personalization of antidepressant treatment based on case assessment and guidelines recommendations provided in the clinical routine of Mental Health Services. More studies are currently required to identify specific cases where a pharmacogenetic approach could provide consistent benefits.

I farmaci antidepressivi rappresentano un elemento essenziale nella terapia del disturbo depressivo maggiore (DDM). Tuttavia, i tassi di risposta alle terapie antidepressive non sono attualmente ottimali, e spesso sono necessari più tentativi con farmaci differenti per ottenere una risposta soddisfacente. I test farmacogenetici potrebbero rappresentare un valido strumento nel processo di personalizzazione della terapia antidepressiva, ma attualmente sono necessari più dati sulla loro effettiva efficacia ed utilità, soprattutto in relazione al loro impiego nella pratica clinica quotidiana in un contesto real-world. In questo studio, soggetti afferenti alle strutture del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ASST Spedali Civili di Brescia e affetti da DDM che hanno dovuto effettuare un cambio di terapia farmacologica per mancanza di risposta o per l’insorgenza di effetti collaterali sono stati allocati in modo randomico in due gruppi: il gruppo Treated with Genetic Test Guide (TGTG) ed il gruppo Treatment As Usual (TAU). I partecipanti sono stati valutati con misure validate di gravità dei sintomi depressivi, gravità degli effetti collaterali, funzionamento psicosociale, gravità soggettiva dei sintomi ansiosi e gravità soggettiva dei sintomi depressivi al baseline, dopo quattro settimane, dopo otto settimane, e infine dopo dodici settimane. I due gruppi sono stati confrontati attraverso analisi della varianza a misure ripetute (RM-ANOVA) per ciascun outcome, ed i punteggi di ciascun outcome sono stati confrontati tra i due gruppi a ogni time-point. Nello studio sono stati reclutati un totale di 91 partecipanti, 36 allocati al gruppo TAU e 55 allocati al gruppo TGTG. Tra i due gruppi non sono emerse differenze significative al baseline per nessuna caratteristica sociodemografica e per nessun parametro clinico. Entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento significativo in tutti gli outcomes considerati (RM-ANOVA Time Effect p<0.001 in tutti i casi), ma non è stata osservata nessuna differenza significativa tra i due gruppi per alcun outcome (RM-ANOVA TimeXGroup Effect p>0.05 in tutti i casi). I due gruppi non hanno mostrato differenze significative su alcun outcome in tutti i time-point considerati (p>0.05 in tutti i casi). I risultati di questo studio suggeriscono che l’utilizzo di un test farmacogenetico attualmente non fornisca sostanziali vantaggi rispetto alla personalizzazione del trattamento antidepressivo basato sulla valutazione del caso e sull’attinenza alle linee guida praticato nella routine clinica dei Servizi di Salute Mentale. Più studi sono richiesti per identificare i casi specifici in cui questo tipo di approccio potrebbe fornire vantaggi consistenti.

Verso la medicina di precisione in psichiatria: validazione clinica di un approccio farmacogenomico combinato nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore / Nibbio, Gabriele. - (2024 Mar 18).

Verso la medicina di precisione in psichiatria: validazione clinica di un approccio farmacogenomico combinato nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore

NIBBIO, GABRIELE
2024-03-18

Abstract

Antidepressant medications represent a core element of Major Depressive Disorder (MDD) treatment. However, response rates of antidepressant therapy are currently not optimal, and often multiple attempts with different antidepressant medications are required to obtain a satisfactory response. Pharmacogenetic tests could represent a valid tool in the process of antidepressant treatment personalization, but more information is currently required regarding their effectiveness and utility, particularly related to their use in routine clinical practice in a real-world context. In the present study, subjects accessing the Department of Mental Health and Addiction services of ASST Spedali Civili di Brescia diagnosed with MDD and requiring a pharmacological treatment switch for lack of effectiveness of presence of side effects were randomly allocated to two groups: the Treated with Genetic Test Guide (TGTG) group and the Treatment As Usual (TAU) group. Participants were assessed with validated measures of depressive symptoms severity, side effects severity, psychosocial functioning, self-reported severity of anxiety symptoms and self-reported severity of depressive symptoms at baseline, at four weeks, at eight weeks and at twelve weeks. The two groups were compared on all outcome using repeated measures analysis of variance (RM-ANOVA) and scores of all outcomes were compared between the two groups at each timepoint. A total of 91 participants were recruited in the study, 36 allocated to the TAU group and 55 allocated to the TGTG group. No significant baseline between-group difference was observed regarding socio-demographic and clinical characteristics. Both groups showed significant improvements over time in all considered outcomes (RM-ANOVA Time Effect p<0.001 in all cases), but no significant between-group difference was observed for any outcome (RM-ANOVA TimeXGroup Effect p>0.05 in all cases). No significant between group difference was observed for any outcome at all time-points (p>0.05 in all cases). The results of the present study suggest that pharmacogenetic testing currently does not provide substantial benefits compared to the personalization of antidepressant treatment based on case assessment and guidelines recommendations provided in the clinical routine of Mental Health Services. More studies are currently required to identify specific cases where a pharmacogenetic approach could provide consistent benefits.
18-mar-2024
I farmaci antidepressivi rappresentano un elemento essenziale nella terapia del disturbo depressivo maggiore (DDM). Tuttavia, i tassi di risposta alle terapie antidepressive non sono attualmente ottimali, e spesso sono necessari più tentativi con farmaci differenti per ottenere una risposta soddisfacente. I test farmacogenetici potrebbero rappresentare un valido strumento nel processo di personalizzazione della terapia antidepressiva, ma attualmente sono necessari più dati sulla loro effettiva efficacia ed utilità, soprattutto in relazione al loro impiego nella pratica clinica quotidiana in un contesto real-world. In questo studio, soggetti afferenti alle strutture del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’ASST Spedali Civili di Brescia e affetti da DDM che hanno dovuto effettuare un cambio di terapia farmacologica per mancanza di risposta o per l’insorgenza di effetti collaterali sono stati allocati in modo randomico in due gruppi: il gruppo Treated with Genetic Test Guide (TGTG) ed il gruppo Treatment As Usual (TAU). I partecipanti sono stati valutati con misure validate di gravità dei sintomi depressivi, gravità degli effetti collaterali, funzionamento psicosociale, gravità soggettiva dei sintomi ansiosi e gravità soggettiva dei sintomi depressivi al baseline, dopo quattro settimane, dopo otto settimane, e infine dopo dodici settimane. I due gruppi sono stati confrontati attraverso analisi della varianza a misure ripetute (RM-ANOVA) per ciascun outcome, ed i punteggi di ciascun outcome sono stati confrontati tra i due gruppi a ogni time-point. Nello studio sono stati reclutati un totale di 91 partecipanti, 36 allocati al gruppo TAU e 55 allocati al gruppo TGTG. Tra i due gruppi non sono emerse differenze significative al baseline per nessuna caratteristica sociodemografica e per nessun parametro clinico. Entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento significativo in tutti gli outcomes considerati (RM-ANOVA Time Effect p<0.001 in tutti i casi), ma non è stata osservata nessuna differenza significativa tra i due gruppi per alcun outcome (RM-ANOVA TimeXGroup Effect p>0.05 in tutti i casi). I due gruppi non hanno mostrato differenze significative su alcun outcome in tutti i time-point considerati (p>0.05 in tutti i casi). I risultati di questo studio suggeriscono che l’utilizzo di un test farmacogenetico attualmente non fornisca sostanziali vantaggi rispetto alla personalizzazione del trattamento antidepressivo basato sulla valutazione del caso e sull’attinenza alle linee guida praticato nella routine clinica dei Servizi di Salute Mentale. Più studi sono richiesti per identificare i casi specifici in cui questo tipo di approccio potrebbe fornire vantaggi consistenti.
Verso la medicina di precisione in psichiatria: validazione clinica di un approccio farmacogenomico combinato nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore / Nibbio, Gabriele. - (2024 Mar 18).
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Tesi di Dottorato Scienze Biomediche e Medicina Traslazionale -Gabriele Nibbio-Final.pdf

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Descrizione: Tesi di Dottorato Scienze Biomediche e Medicina Traslazionale -Gabriele Nibbio-Final
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/595245
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