La Legge per la tutela dei beni culturali giapponese fu emanata il 30 maggio 1950 ed entrò in vigore il 29 agosto dello stesso anno, durante l’occupazione del Ghq/Scap che seguì alla Seconda guerra mondiale. Sebbene questa legge sia stata riveduta più volte, la filosofia sulla quale si basa è a tuttoggi invariata e costituisce quindi la base della tutela dei beni culturali in Giappone fin dalla sua promulgazione. Questa legge è inoltre nota per alcune caratteristiche rivoluzionarie, quali l’introduzione della definizione dei beni culturali immateriali, la creazione della Commissione per la tutela dei beni culturali, il concetto di fruizione dei beni culturali e quello di diritto di proprietà dei possessori dei beni culturali. Il presente saggio analizza nuovamente il contesto nel quale tali norme furono redatte e quale ne sia stata l’influenza degli esperti giapponesi e dei consulenti dello Ghq/Scap, attraverso lo studio delle minute, delle bozze e dei progetti di legge conservati negli Ghq/Scap Records, materiale non ancora utilizzato nelle ricerche precedenti. Ciò ha permesso di mettere in luce che le succitate norme che maggiormente caratterizzano questa legge riflettono le intenzioni da parte giapponese di allora. Infatti, le norme relative ai beni culturali immateriali e alla Commissione per la tutela dei beni culturali furono stabilite in seguito alla decisa volontà della Dieta giapponese, e le parole “fruizione” e “diritto di proprietà” furono adottate nella legge in seguito ad una raccomandazione del Ghq/Scap fatta per specificare un’idea degli esperti giapponesi. The Japanese Law for the Protection of Cultural Properties was promulgated on May 30, 1950, and became effective on August 29 of the same year, during the occupation by Ghq/Scap after World War II. Although the Law has been revised several times, the basic philosophy has been succeeded to the present Law, and the Law has remained as the basis for the protection of cultural properties in Japan since then. Moreover, the Law has been known as an epoch-making law, in terms of its characteristic provisions such as defining intangible cultural properties, Cultural Properties Protection Commission, utilization of cultural properties, and property right of the owners. This paper newly examines the background of drafting these provisions and considers the influence of the Japanese specialists and the Ghq/Scap advisors on them, by investigating the minutes, drafts and bills left in Ghq/Scap records which were not mainly used in the previous studies. As a result, this paper reveals that the famous characteristic provisions of the Law reflect the Japanese intention of those days, since the provisions of intangible cultural properties and Cultural Properties Protection Commission were established by the strong intention of the Japanese Diet, and the words ‘utilize’ and ‘property right’ were adopted to the Law by the recommendations of Ghq/Scap to specify the idea of the Japanese.
La Legge per la tutela dei beni culturali in Giappone: contesto e dibattito nel secondo dopoguerra
COCCOLI, Carlotta;UGO, MIZUKO
2013-01-01
Abstract
La Legge per la tutela dei beni culturali giapponese fu emanata il 30 maggio 1950 ed entrò in vigore il 29 agosto dello stesso anno, durante l’occupazione del Ghq/Scap che seguì alla Seconda guerra mondiale. Sebbene questa legge sia stata riveduta più volte, la filosofia sulla quale si basa è a tuttoggi invariata e costituisce quindi la base della tutela dei beni culturali in Giappone fin dalla sua promulgazione. Questa legge è inoltre nota per alcune caratteristiche rivoluzionarie, quali l’introduzione della definizione dei beni culturali immateriali, la creazione della Commissione per la tutela dei beni culturali, il concetto di fruizione dei beni culturali e quello di diritto di proprietà dei possessori dei beni culturali. Il presente saggio analizza nuovamente il contesto nel quale tali norme furono redatte e quale ne sia stata l’influenza degli esperti giapponesi e dei consulenti dello Ghq/Scap, attraverso lo studio delle minute, delle bozze e dei progetti di legge conservati negli Ghq/Scap Records, materiale non ancora utilizzato nelle ricerche precedenti. Ciò ha permesso di mettere in luce che le succitate norme che maggiormente caratterizzano questa legge riflettono le intenzioni da parte giapponese di allora. Infatti, le norme relative ai beni culturali immateriali e alla Commissione per la tutela dei beni culturali furono stabilite in seguito alla decisa volontà della Dieta giapponese, e le parole “fruizione” e “diritto di proprietà” furono adottate nella legge in seguito ad una raccomandazione del Ghq/Scap fatta per specificare un’idea degli esperti giapponesi. The Japanese Law for the Protection of Cultural Properties was promulgated on May 30, 1950, and became effective on August 29 of the same year, during the occupation by Ghq/Scap after World War II. Although the Law has been revised several times, the basic philosophy has been succeeded to the present Law, and the Law has remained as the basis for the protection of cultural properties in Japan since then. Moreover, the Law has been known as an epoch-making law, in terms of its characteristic provisions such as defining intangible cultural properties, Cultural Properties Protection Commission, utilization of cultural properties, and property right of the owners. This paper newly examines the background of drafting these provisions and considers the influence of the Japanese specialists and the Ghq/Scap advisors on them, by investigating the minutes, drafts and bills left in Ghq/Scap records which were not mainly used in the previous studies. As a result, this paper reveals that the famous characteristic provisions of the Law reflect the Japanese intention of those days, since the provisions of intangible cultural properties and Cultural Properties Protection Commission were established by the strong intention of the Japanese Diet, and the words ‘utilize’ and ‘property right’ were adopted to the Law by the recommendations of Ghq/Scap to specify the idea of the Japanese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.