In queste ultime decadi è avvenuta una integrazione tra psicoanalisi infantile, interventi clinico sperimentali derivati dalle teorie dell'attaccamento e neuroscienze, che ha prodotto una scoperta fondamentale: la maturazione neuropsichica, nel suo aspetto di sviluppo mentale e di strutturazione cerebrale, dipende dal tipo di relazione madre/feto/neonato/bambino e madre/padre/bambino: la relazione comporta una comunicazione continuativa, costituita da messaggi non verbali, emessi e recepiti, codificati e decodificati in un dialogo che si svolge al di sotto della consapevolezza. In questo modo il neonato bambino impara e struttura la sua funzionalità cerebrale: ciò può avvenire sia in senso positivo, sia patogenetico, a seconda del tipo di relazione. Da tale scoperta discende l'importanza di tutte le procedure psicologiche che possono diagnosticare le relazioni a rischio e proporre interventi atti a prevenire future anomalie psichiche e comunque a migliorare la maturazione neuropsichica dei bambini. Nel testo sono presenti contributi recenti di rilievo di Patricia Crittenden, allieva di John Bowlby e Mary Ainsworth, del Family Relations Institute, Presidente dalla IASA e di altri collaboratori della IASA International Association Study of Attachment
La relazione genitore-bambino. Dalla Psicoanalisi infantile alle nuove prospettive evoluzionistiche dell'attaccamento.
CENA, Loredana;IMBASCIATI, Antonio;
2010-01-01
Abstract
In queste ultime decadi è avvenuta una integrazione tra psicoanalisi infantile, interventi clinico sperimentali derivati dalle teorie dell'attaccamento e neuroscienze, che ha prodotto una scoperta fondamentale: la maturazione neuropsichica, nel suo aspetto di sviluppo mentale e di strutturazione cerebrale, dipende dal tipo di relazione madre/feto/neonato/bambino e madre/padre/bambino: la relazione comporta una comunicazione continuativa, costituita da messaggi non verbali, emessi e recepiti, codificati e decodificati in un dialogo che si svolge al di sotto della consapevolezza. In questo modo il neonato bambino impara e struttura la sua funzionalità cerebrale: ciò può avvenire sia in senso positivo, sia patogenetico, a seconda del tipo di relazione. Da tale scoperta discende l'importanza di tutte le procedure psicologiche che possono diagnosticare le relazioni a rischio e proporre interventi atti a prevenire future anomalie psichiche e comunque a migliorare la maturazione neuropsichica dei bambini. Nel testo sono presenti contributi recenti di rilievo di Patricia Crittenden, allieva di John Bowlby e Mary Ainsworth, del Family Relations Institute, Presidente dalla IASA e di altri collaboratori della IASA International Association Study of AttachmentFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
dmqeafqcmf2jzxikuvy2gdum765201009131112relazgenitorebambino.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
41.43 kB
Formato
Adobe PDF
|
41.43 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
La relazione genitore-bambino[1].pdf
accesso aperto
Tipologia:
Full Text
Licenza:
PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione
2.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.7 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.