Il contributo, maturato nel progetto di ricerca PRIN dal titolo ‘La biblioteca dell’architetto’ (coordinatore nazionale, prof.ssa Giovanna Curcio), esplora la cospicua biblioteca raccolta da Giacomo Quarenghi (Bergamo 1744-San Pietroburgo 1817), circa tremila volumi, oggi dispersi e noti solo attraverso due inventari conservati rispettivamente a Bergamo e a San Pietroburgo. Malgrado gli inventari siano noti da tempo, la biblioteca e il ruolo dei libri nella maturazione del profilo e dell’attività professionale di Quarenghi non sono stati sinora studiati in modo puntuale e sistematico. La ricerca ha inteso quindi approfondire tali temi, contando anche sul ricco supporto documentario costituito dall’espistolario quarenghiano. Sono innanzi tutto esaminate le vicende che riguardano la collezione libraria, con l’intento di ricostruirne le strategie di acquisto, i percorsi e i luoghi di formazione, gli inventari e la dispersione, contemplando anche il contesto della corte pietroburghese entro cui opera Quarenghi e del ruolo fondamentale costituito dall’imperatrice Caterina II nell’orientamento del gusto e nella circolazione di libri d’arte e d’architettura a San Pietroburgo e in Russia. La ricerca si focalizza in seguito sui volumi d’architettura e d’arte, più strettamente pertinenti all’attività professionale, raccolti nella biblioteca di Quarenghi; sono individuati almeno 265 titoli e la loro analisi è effettuata suddividendoli per aree tematiche omogenee - in parte corrispondenti a quelle contemplate da Comolli tra XVIII e XIX secolo - al loro interno ulteriormente articolate e restituendone gli elenchi completi in ordine cronologico d’edizione. Sono così esaminati i trattati e gli scritti d’architettura, suddivisi in: vitruviana, albertiana e scritti del XV secolo, palladiana, trattati italiani di architettura e disegno tra XVII e primo XVIII secolo; trattati italiani contemporanei a Quarenghi; trattati e scritti d’arte e d’architettura stranieri XVIII-XIX secolo; architettura dei giardini e landscape gardening, pittoresco; architettura teatrale. Sono in seguito considerati i volumi relativi alla letteratura odeporica, raccolte di mappe, vedute, voyages pittoresques, resoconti di viaggio. L’esame si estende all’ampio settore delle antichità romane, greche e egizie, dell’Asia Minore e ai volumi relativi alle scienze ingegneristiche, al cantiere e alle tecniche costruttive. Ultimo soggetto individuato e analizzato, trasversale ai precedenti, pertiene all’antiquaria d’architettura e d’arte, collegato alla passione bibliofila di Quarenghi. La ricerca consente di appurare come e in che misura il patrimonio librario possa essere considerato – affiancato opportunamente ad altri mezzi comunicativi, grafici e iconografici – uno strumento assai solido per interpretare il definirsi della formazione di Quarenghi e della sua cultura di artista e di architetto. Consente inoltre di aprire nuovi orizzonti valutativi intorno agli orientamenti teorici e professionali di Quarenghi, proprio considerando le strategie di acquisto e i contenuti di quelli che egli considera tra i suoi principali mezzi di aggiornamento, concorrendo a ricostruire più in generale la crescente complessità della figura dell’architetto neoclassico tra secondo Settecento e primo Ottocento, anche in relazione ad altre biblioteche di cospicui architetti coevi.

La biblioteca di Giacomo Quarenghi

GIUSTINA, Irene Italia
2010-01-01

Abstract

Il contributo, maturato nel progetto di ricerca PRIN dal titolo ‘La biblioteca dell’architetto’ (coordinatore nazionale, prof.ssa Giovanna Curcio), esplora la cospicua biblioteca raccolta da Giacomo Quarenghi (Bergamo 1744-San Pietroburgo 1817), circa tremila volumi, oggi dispersi e noti solo attraverso due inventari conservati rispettivamente a Bergamo e a San Pietroburgo. Malgrado gli inventari siano noti da tempo, la biblioteca e il ruolo dei libri nella maturazione del profilo e dell’attività professionale di Quarenghi non sono stati sinora studiati in modo puntuale e sistematico. La ricerca ha inteso quindi approfondire tali temi, contando anche sul ricco supporto documentario costituito dall’espistolario quarenghiano. Sono innanzi tutto esaminate le vicende che riguardano la collezione libraria, con l’intento di ricostruirne le strategie di acquisto, i percorsi e i luoghi di formazione, gli inventari e la dispersione, contemplando anche il contesto della corte pietroburghese entro cui opera Quarenghi e del ruolo fondamentale costituito dall’imperatrice Caterina II nell’orientamento del gusto e nella circolazione di libri d’arte e d’architettura a San Pietroburgo e in Russia. La ricerca si focalizza in seguito sui volumi d’architettura e d’arte, più strettamente pertinenti all’attività professionale, raccolti nella biblioteca di Quarenghi; sono individuati almeno 265 titoli e la loro analisi è effettuata suddividendoli per aree tematiche omogenee - in parte corrispondenti a quelle contemplate da Comolli tra XVIII e XIX secolo - al loro interno ulteriormente articolate e restituendone gli elenchi completi in ordine cronologico d’edizione. Sono così esaminati i trattati e gli scritti d’architettura, suddivisi in: vitruviana, albertiana e scritti del XV secolo, palladiana, trattati italiani di architettura e disegno tra XVII e primo XVIII secolo; trattati italiani contemporanei a Quarenghi; trattati e scritti d’arte e d’architettura stranieri XVIII-XIX secolo; architettura dei giardini e landscape gardening, pittoresco; architettura teatrale. Sono in seguito considerati i volumi relativi alla letteratura odeporica, raccolte di mappe, vedute, voyages pittoresques, resoconti di viaggio. L’esame si estende all’ampio settore delle antichità romane, greche e egizie, dell’Asia Minore e ai volumi relativi alle scienze ingegneristiche, al cantiere e alle tecniche costruttive. Ultimo soggetto individuato e analizzato, trasversale ai precedenti, pertiene all’antiquaria d’architettura e d’arte, collegato alla passione bibliofila di Quarenghi. La ricerca consente di appurare come e in che misura il patrimonio librario possa essere considerato – affiancato opportunamente ad altri mezzi comunicativi, grafici e iconografici – uno strumento assai solido per interpretare il definirsi della formazione di Quarenghi e della sua cultura di artista e di architetto. Consente inoltre di aprire nuovi orizzonti valutativi intorno agli orientamenti teorici e professionali di Quarenghi, proprio considerando le strategie di acquisto e i contenuti di quelli che egli considera tra i suoi principali mezzi di aggiornamento, concorrendo a ricostruire più in generale la crescente complessità della figura dell’architetto neoclassico tra secondo Settecento e primo Ottocento, anche in relazione ad altre biblioteche di cospicui architetti coevi.
2010
9788889440575
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11379/8461
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