Il tema del controllo nell’ambito dei gruppi di imprese assume rilevanza fondamentale, in quanto permette di determinare l’area di consolidamento e, in tal modo, di individuare il perimetro del soggetto a cui fa riferimento il bilancio consolidato e la sua espressività o, meglio, il suo potenziale informativo. Infatti, a fronte di un bilancio consolidato appare prioritario comprendere i criteri con cui sono individuate le imprese che congiuntamente vengono rappresentate, i quali dipendono dalle finalità perseguite con la predisposizione del bilancio 1. Queste finalità derivano, almeno in Italia, da specifiche normative che trovano poi concreta esplicazione nei principi contabili predisposti dai singoli standard setter che presentano, malgrado l’esistenza almeno potenziale di una certa convergenza, alcune differenze anche non trascurabili. In definitiva, il bilancio consolidato esprime sempre la situazione economica e finanziaria di un gruppo di entità i cui confini possono però divergere in funzione dei singoli principi o di scelte rientranti nella discrezionalità del redattore, che si riflettono sull’area di consolidamento. Una delle differenze più evidenti, almeno in Italia, si ritrova tra il mondo privato e quello pubblico, che vedono regolatori diversi e, quindi, finalità e principi differenti. Lo scopo del contributo è esaminare i differenti concetti di controllo sottostanti ai singoli principi, anche attraverso la comparazione con i correlati principi contabili internazionali. Il capitolo si sviluppa come segue. Nel secondo paragrafo sono approfonditi gli approcci all’area di consolidamento in relazione ai framework degli standard contabili. Nel terzo l’attenzione è sui criteri di individuazione dell’area di consolidamento nel contesto privato. Sono analizzati, in particolare, i principi contabili internazionali IAS/IFRS e il principio contabile 17 predisposto dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). Nel quarto paragrafo si prende in esame il settore pubblico con gli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS), il principio contabile applicato 4/4 e l’ITAS 12. Nel quinto sono proposte delle brevi considerazioni conclusive.
La definizione dell’area di consolidamento nei gruppi di imprese
Cristian Carini;Claudio Teodori
2025-01-01
Abstract
Il tema del controllo nell’ambito dei gruppi di imprese assume rilevanza fondamentale, in quanto permette di determinare l’area di consolidamento e, in tal modo, di individuare il perimetro del soggetto a cui fa riferimento il bilancio consolidato e la sua espressività o, meglio, il suo potenziale informativo. Infatti, a fronte di un bilancio consolidato appare prioritario comprendere i criteri con cui sono individuate le imprese che congiuntamente vengono rappresentate, i quali dipendono dalle finalità perseguite con la predisposizione del bilancio 1. Queste finalità derivano, almeno in Italia, da specifiche normative che trovano poi concreta esplicazione nei principi contabili predisposti dai singoli standard setter che presentano, malgrado l’esistenza almeno potenziale di una certa convergenza, alcune differenze anche non trascurabili. In definitiva, il bilancio consolidato esprime sempre la situazione economica e finanziaria di un gruppo di entità i cui confini possono però divergere in funzione dei singoli principi o di scelte rientranti nella discrezionalità del redattore, che si riflettono sull’area di consolidamento. Una delle differenze più evidenti, almeno in Italia, si ritrova tra il mondo privato e quello pubblico, che vedono regolatori diversi e, quindi, finalità e principi differenti. Lo scopo del contributo è esaminare i differenti concetti di controllo sottostanti ai singoli principi, anche attraverso la comparazione con i correlati principi contabili internazionali. Il capitolo si sviluppa come segue. Nel secondo paragrafo sono approfonditi gli approcci all’area di consolidamento in relazione ai framework degli standard contabili. Nel terzo l’attenzione è sui criteri di individuazione dell’area di consolidamento nel contesto privato. Sono analizzati, in particolare, i principi contabili internazionali IAS/IFRS e il principio contabile 17 predisposto dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). Nel quarto paragrafo si prende in esame il settore pubblico con gli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS), il principio contabile applicato 4/4 e l’ITAS 12. Nel quinto sono proposte delle brevi considerazioni conclusive.| File | Dimensione | Formato | |
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