In questo contributo si è voluto proporre un’analisi storica della trasformazione e dell’evoluzione delle tecniche e dei modi di rappresentazione del Tempietto longobardo di Cividale, nelle loro diverse forme ed espressioni; in primis il disegno e la fotografia. Il saggio ha voluto articolarsi mediante la suddivisione in argomenti legati da un aspetto comune: l’uso della rappresentazione bidimensionale e tridimensionale per il rilievo-documentazione del patrimonio costruito. Consapevoli delle innumerevoli possibilità di approfondimento rimaste inesplorate, si è voluto sottolineare come la rappresentazione per la documentazione e la gestione delle diverse fasi progettuali o promozionali (intese in questo caso nell’accezione del progetto di restauro), si siano evolute, nei secoli, in dipendenza del contesto culturale e scientifico, delle personalità creative che le generano, delle architetture che devono rappresentare e degli strumenti per esprimerle. Attraverso una sintetica trattazione della nascita della fotografia e del processo di rappresentazione del costruito in forma tridimensionale nel passato, fino ad arrivare allo stato dell’arte della modellazione 3D applicata ai beni culturali e delle sue future possibili implementazioni, nel campo della conservazione e della gestione del patrimonio culturale. L’accenno al sistema del BIM per la rappresentazione e la simultanea gestione dei diversi aspetti (economici, materiali, immateriali, ecc.) di un bene culturale ha voluto mostrare le attuali e possibili future potenzialità degli strumenti digitali in grado di fornire una rappresentazione dettagliata di tutte le componenti di un’architettura, integrando il disegno con abachi e caratteristiche catalogate in un’unica banca dati. In sintesi, possiamo affermare che il disegno oggi si è trasformato con nuovi strumenti e tecniche che permettono di documentare e rappresentare digitalmente passato, presente e futuro fornendo nuove percezioni del patrimonio, anche di quello perduto o immateriale attraverso immagini e visualizzazioni inattese. I sistemi BIM, ad esempio, sfruttano le potenzialità del disegno parametrico, permettendo la trasmissione di conoscenze che vengono acquisite tramite immagini virtuali di una realtà passata fissandosi indelebilmente nella mente dell’osservatore, creando così nello stesso un’accresciuta sensibilità per il patrimonio ed una maggiore curiosità ed interesse per la storia.
Santa Maria in Valle: elementi connotativi e architettonici del Tempietto longobardo
M. De Paoli
2025-01-01
Abstract
In questo contributo si è voluto proporre un’analisi storica della trasformazione e dell’evoluzione delle tecniche e dei modi di rappresentazione del Tempietto longobardo di Cividale, nelle loro diverse forme ed espressioni; in primis il disegno e la fotografia. Il saggio ha voluto articolarsi mediante la suddivisione in argomenti legati da un aspetto comune: l’uso della rappresentazione bidimensionale e tridimensionale per il rilievo-documentazione del patrimonio costruito. Consapevoli delle innumerevoli possibilità di approfondimento rimaste inesplorate, si è voluto sottolineare come la rappresentazione per la documentazione e la gestione delle diverse fasi progettuali o promozionali (intese in questo caso nell’accezione del progetto di restauro), si siano evolute, nei secoli, in dipendenza del contesto culturale e scientifico, delle personalità creative che le generano, delle architetture che devono rappresentare e degli strumenti per esprimerle. Attraverso una sintetica trattazione della nascita della fotografia e del processo di rappresentazione del costruito in forma tridimensionale nel passato, fino ad arrivare allo stato dell’arte della modellazione 3D applicata ai beni culturali e delle sue future possibili implementazioni, nel campo della conservazione e della gestione del patrimonio culturale. L’accenno al sistema del BIM per la rappresentazione e la simultanea gestione dei diversi aspetti (economici, materiali, immateriali, ecc.) di un bene culturale ha voluto mostrare le attuali e possibili future potenzialità degli strumenti digitali in grado di fornire una rappresentazione dettagliata di tutte le componenti di un’architettura, integrando il disegno con abachi e caratteristiche catalogate in un’unica banca dati. In sintesi, possiamo affermare che il disegno oggi si è trasformato con nuovi strumenti e tecniche che permettono di documentare e rappresentare digitalmente passato, presente e futuro fornendo nuove percezioni del patrimonio, anche di quello perduto o immateriale attraverso immagini e visualizzazioni inattese. I sistemi BIM, ad esempio, sfruttano le potenzialità del disegno parametrico, permettendo la trasmissione di conoscenze che vengono acquisite tramite immagini virtuali di una realtà passata fissandosi indelebilmente nella mente dell’osservatore, creando così nello stesso un’accresciuta sensibilità per il patrimonio ed una maggiore curiosità ed interesse per la storia.| File | Dimensione | Formato | |
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