L'intervento intende offrire alcune traiettorie di riflessione che, a partire dalla costruzione di uno statuto giuridico per il patrimonio culturale, si soffermano sulla traduzione normativa dell’esigenza di tutela che esso porta con sé. La prospettiva si apre inizialmente al panorama nazionale (e sarà preso a riferimento quello italiano), ma si allarga sino ad abbracciare una dimensione sovranazionale e globale. Attraverso questo percorso, si muove dal giustificare in via eccezionale forme di tutela pubblica che impattano su diritti assoluti, per passare poi all'identificazione di una particolare categoria di beni ai quali ontologicamente e prioritariamente è riconosciuta tutela. Giustizia, con riguardo al patrimonio culturale, non è che realizzazione ed attuazione di questa esigenza di tutela che, dalla seconda metà del XX secolo, interseca il diritto internazionale umanitario, passando per i diritti umani costituzionalmente garantiti, e porta a riconoscere il patrimonio anche quale medium di identità, dialogo e pacificazione, come l’esperienza della “restituzioni” dimostra.
Cultura della giustizia (per la cultura): dal giustificare la tutela alla giusta tutela del patrimonio storico-artistico
Elisabetta Fusar Poli
2025-01-01
Abstract
L'intervento intende offrire alcune traiettorie di riflessione che, a partire dalla costruzione di uno statuto giuridico per il patrimonio culturale, si soffermano sulla traduzione normativa dell’esigenza di tutela che esso porta con sé. La prospettiva si apre inizialmente al panorama nazionale (e sarà preso a riferimento quello italiano), ma si allarga sino ad abbracciare una dimensione sovranazionale e globale. Attraverso questo percorso, si muove dal giustificare in via eccezionale forme di tutela pubblica che impattano su diritti assoluti, per passare poi all'identificazione di una particolare categoria di beni ai quali ontologicamente e prioritariamente è riconosciuta tutela. Giustizia, con riguardo al patrimonio culturale, non è che realizzazione ed attuazione di questa esigenza di tutela che, dalla seconda metà del XX secolo, interseca il diritto internazionale umanitario, passando per i diritti umani costituzionalmente garantiti, e porta a riconoscere il patrimonio anche quale medium di identità, dialogo e pacificazione, come l’esperienza della “restituzioni” dimostra.| File | Dimensione | Formato | |
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