L’attuale affermazione dell’IA è una semplice fase oppure indica qualcosa di più essenziale del processo di sviluppo tecnico? Alla domanda, filosofica e non tecnica, il libro risponde affermativamente, prendendo il via da una consapevolezza: l’affermazione dell’IA chiama in causa l’intero cammino storico della Tecnica, il rapporto tra Scienza e Tecnica dalle origini a oggi, il dibattito filosofico sulla Tecnica. La tesi di fondo è che l’IA rende i congegni sempre più autonomi, perché autonomia significa potenza. L’IA è perciò la fase storica in cui emerge un lato essenziale e strutturale della Tecnica: che il suo fine è la potenza per la potenza (Macht) e l’autonomia è la sua legge. Ciò spiega ogni fenomeno del presente, dall’accondiscenza degli LLM con l’Utilizzatore alla tendenza dell’IA a naturalizzarsi, a farsi sempre più simile alla natura autopoietica per dipendere solo da sé, e al contempo ad artificializzare il naturale per eliminare la scissione tra fisico e digitale. L’IA tende all’identità di causa efficiente e finale, perché potenza è superare ogni limite, in un movimento inesauribile che ricorda l’infinito toglimento fichtiano della contraddizione.
AUTOMATOS. INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TECNICA: LA POTENZA È AUTONOMIA
Nicoletta Cusano
2025-01-01
Abstract
L’attuale affermazione dell’IA è una semplice fase oppure indica qualcosa di più essenziale del processo di sviluppo tecnico? Alla domanda, filosofica e non tecnica, il libro risponde affermativamente, prendendo il via da una consapevolezza: l’affermazione dell’IA chiama in causa l’intero cammino storico della Tecnica, il rapporto tra Scienza e Tecnica dalle origini a oggi, il dibattito filosofico sulla Tecnica. La tesi di fondo è che l’IA rende i congegni sempre più autonomi, perché autonomia significa potenza. L’IA è perciò la fase storica in cui emerge un lato essenziale e strutturale della Tecnica: che il suo fine è la potenza per la potenza (Macht) e l’autonomia è la sua legge. Ciò spiega ogni fenomeno del presente, dall’accondiscenza degli LLM con l’Utilizzatore alla tendenza dell’IA a naturalizzarsi, a farsi sempre più simile alla natura autopoietica per dipendere solo da sé, e al contempo ad artificializzare il naturale per eliminare la scissione tra fisico e digitale. L’IA tende all’identità di causa efficiente e finale, perché potenza è superare ogni limite, in un movimento inesauribile che ricorda l’infinito toglimento fichtiano della contraddizione.| File | Dimensione | Formato | |
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