La ricerca offre lo spunto per riflettere sulle potenzialità del disegno per garantire l’accessibilità per tutti ai musei e per comunicare contenuti e significati delle opere d’arte. Se i temi dell’accessibilità e dell’orientamento in uno spazio museale sono declinabili in modalità tattile con l’ausilio di mappe e modelli tridimensionali, risulta più difficile rendere comprensibile la complessità insita nelle opere d’arte, che peraltro sono caratterizzate da impostazioni, soggetti e simboli sempre diversi. Si presenta un percorso metodologico e grafico, frutto di confronti multidisciplinari e di sperimentazioni nella tecnica del disegno accessibile e dei materiali più adeguati, finalizzato a rintracciare strumenti in grado di rendere accessibili sia il valore culturale, sia l’istanza estetica dei dipinti. Il processo generativo è partito dal rilievo architettonico dell’edificio museo e si sta ora applicando sull’analisi critica delle opere in esso contenute, per offrire una chiave di lettura per la comprensione e la narrazione degli spazi nel loro complesso e di quanto essi custodiscono. Il caso studio qui proposto si inserisce nel più ampio progetto del Museo Diocesano di Brescia che ha avviato un progressivo ma costante percorso di rinnovamento delle proprie collezioni permanenti in una direzione di completa accessibilità.

Alla ricerca di un senso. Prime riflessioni metodologiche sull'accessibilità tattile alle opere d'arte

Ivana Passamani
;
Massimo De Paoli;Virginia Sgobba;
2024-01-01

Abstract

La ricerca offre lo spunto per riflettere sulle potenzialità del disegno per garantire l’accessibilità per tutti ai musei e per comunicare contenuti e significati delle opere d’arte. Se i temi dell’accessibilità e dell’orientamento in uno spazio museale sono declinabili in modalità tattile con l’ausilio di mappe e modelli tridimensionali, risulta più difficile rendere comprensibile la complessità insita nelle opere d’arte, che peraltro sono caratterizzate da impostazioni, soggetti e simboli sempre diversi. Si presenta un percorso metodologico e grafico, frutto di confronti multidisciplinari e di sperimentazioni nella tecnica del disegno accessibile e dei materiali più adeguati, finalizzato a rintracciare strumenti in grado di rendere accessibili sia il valore culturale, sia l’istanza estetica dei dipinti. Il processo generativo è partito dal rilievo architettonico dell’edificio museo e si sta ora applicando sull’analisi critica delle opere in esso contenute, per offrire una chiave di lettura per la comprensione e la narrazione degli spazi nel loro complesso e di quanto essi custodiscono. Il caso studio qui proposto si inserisce nel più ampio progetto del Museo Diocesano di Brescia che ha avviato un progressivo ma costante percorso di rinnovamento delle proprie collezioni permanenti in una direzione di completa accessibilità.
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