Gli spazi del commercio di Brescia dal XVI al XIX secolo: dai piani di edilizia economico-commerciale di Ludovico Beretta al palazzo dei Commestibili di Rodolfo Vantini.

Il contributo, sulla base di un rilievo laser scanner, stabilisce come primo obiettivo la rappresentazione grafica unitaria della zona analizzata e come secondo focus la lettura tipologica e morfologica degli interventi e dei progetti realizzati dal XVI al XIX secolo nella zona a occidente della Cittadella Nuova. La prima parte del contributo aggiunge, a studi passati, una nuova lettura del ruolo che nel tempo, a Brescia, piazza Mercato ha avuto nel complesso sistema di relazioni fra spazi pubblici e privati e fra luoghi rappresentativi e luoghi funzionali, in particolare commerciali. L’analisi, come già detto, si basa su un accurato rilievo laser scanner di frammenti complessi di città, di organismi architettonici appartenenti al repertorio degli edifici pubblici e commerciali. Particolare attenzione si è posta sui portici, le piazze e gli spazi attorno ai quali si sviluppò il tessuto urbano arricchendosi di edifici pubblici, privati e religiosi. Lo studio mette in luce, in una prima istanza, il clima politico e culturale che, a partire dagli inizi della dominazione veneta, consentì la trasformazione rinascimentale di Brescia in una sorta di processo di “venezianizzazione” della città. Successivamente sono state esaminate le peculiarità tecnico costruttive e tipologiche di un progetto emblematico di Rodolfo Vantini che imposta una soluzione nella quale il Mercato dei Commestibili diviene un palazzo coperto, una unità tipologica nella quale Vantini sviluppa un sistema di relazioni fra spazi rappresentativi, commerciali e residenziali coerenti con la nascente Brescia ottocentesca. La seconda parte del contributo espone invece le modalità con le quali è stato effettuato il rilievo laser scanner delle zone oggetto di studio.