Il diritto al ricongiungimento familiare – una delle principali declinazioni del più ampio diritto all’unità familiare – consente allo straniero che soggiorna regolarmente in uno Stato diverso da quello di origine di essere raggiunto dai familiari provenienti da altri Paesi. È oggetto di una disciplina estremamente variegata, che non si esaurisce ad un solo livello normativo, ma che coinvolge fonti statali e sovranazionali. Lo studio indaga se – e a quali condizioni – rilevino, nella cerchia dei “familiari” ammessi al ricongiungimento, le "nuove" forme di convivenza introdotte dalla l. 76/2016, nonché le unioni non coniugali di diritto straniero ed i matrimoni same-sex contratti all’estero. Data, invero, la mancanza di adeguamento alla novella delle normative in materia di immigrazione e di libera circolazione dei cittadini U.E. e dei loro familiari entro il territorio dell’Unione, ed attese le molte zone lasciate in ombra dalla stessa legge 76/2016, residua all’interprete un delicato compito di (ri)composizione ed integrazione di un quadro normativo tutt’altro che coordinato e completo, a pena di minare l’esercizio di un diritto fondamentale della persona.
Diritto all'unità familiare dello straniero e "nuovi" modelli di convivenza
LUISA PASCUCCI
2023-01-01
Abstract
Il diritto al ricongiungimento familiare – una delle principali declinazioni del più ampio diritto all’unità familiare – consente allo straniero che soggiorna regolarmente in uno Stato diverso da quello di origine di essere raggiunto dai familiari provenienti da altri Paesi. È oggetto di una disciplina estremamente variegata, che non si esaurisce ad un solo livello normativo, ma che coinvolge fonti statali e sovranazionali. Lo studio indaga se – e a quali condizioni – rilevino, nella cerchia dei “familiari” ammessi al ricongiungimento, le "nuove" forme di convivenza introdotte dalla l. 76/2016, nonché le unioni non coniugali di diritto straniero ed i matrimoni same-sex contratti all’estero. Data, invero, la mancanza di adeguamento alla novella delle normative in materia di immigrazione e di libera circolazione dei cittadini U.E. e dei loro familiari entro il territorio dell’Unione, ed attese le molte zone lasciate in ombra dalla stessa legge 76/2016, residua all’interprete un delicato compito di (ri)composizione ed integrazione di un quadro normativo tutt’altro che coordinato e completo, a pena di minare l’esercizio di un diritto fondamentale della persona.File | Dimensione | Formato | |
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