L’applicazione delle nuove tecnologie, in particolare digitali, può determinare il sorgere di molti rischi con riferimento all’effettiva realizzazione dei diritti costituzionalmente protetti. Tuttavia, non può celarsi che, sotto altra prospettiva, l’impiego delle stesse tecnologie digitali può risultare invece particolarmente utile anche nel senso opposto, ossia proprio al fine di rimuovere ostacoli alla effettività dei diritti costituzionalmente garantiti. In quest’ottica, può essere portata ad esempio la proposta recentemente formulata dalla c.d. Commissione Bassanini contro l’astensionismo che ha prodotto il libro bianco «Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l’astensionismo e agevolare il voto». Con essa, proprio tramite la digitalizzazione di un tassello della procedura elettorale, ossia sostituendo alla tessera elettorale cartacea una tessera elettorale digitale, si intende conferire maggiore effettività al diritto di voto, potenziando non solo l’art. 48 Cost., ma anche lo stesso art. 1, con il suo riferimento al principio democratico, l’art. 2, che «richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica», e l’art. 3, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica del Paese. In quest’ottica, la proposta della Commissione Bassanini impiega la digitalizzazione di alcuni aspetti del processo elettorale allo scopo di “rimuovere gli ostacoli” burocratici ad una più facile partecipazione al voto da parte degli elettori, senza ricorrere ad interventi autoritativi come la re-introduzione dell’obbligo di voto, in quanto “dovere civico” o facendone prevalere la dimensione di funzione pubblica piuttosto che quella di diritto individuale.
Quando le nuove tecnologie possono essere utilizzate a servizio dei principi costituzionali: la proposta di digitalizzazione della tessera elettorale
lorenzo spadacini
;marco podetta
2023-01-01
Abstract
L’applicazione delle nuove tecnologie, in particolare digitali, può determinare il sorgere di molti rischi con riferimento all’effettiva realizzazione dei diritti costituzionalmente protetti. Tuttavia, non può celarsi che, sotto altra prospettiva, l’impiego delle stesse tecnologie digitali può risultare invece particolarmente utile anche nel senso opposto, ossia proprio al fine di rimuovere ostacoli alla effettività dei diritti costituzionalmente garantiti. In quest’ottica, può essere portata ad esempio la proposta recentemente formulata dalla c.d. Commissione Bassanini contro l’astensionismo che ha prodotto il libro bianco «Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l’astensionismo e agevolare il voto». Con essa, proprio tramite la digitalizzazione di un tassello della procedura elettorale, ossia sostituendo alla tessera elettorale cartacea una tessera elettorale digitale, si intende conferire maggiore effettività al diritto di voto, potenziando non solo l’art. 48 Cost., ma anche lo stesso art. 1, con il suo riferimento al principio democratico, l’art. 2, che «richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica», e l’art. 3, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica del Paese. In quest’ottica, la proposta della Commissione Bassanini impiega la digitalizzazione di alcuni aspetti del processo elettorale allo scopo di “rimuovere gli ostacoli” burocratici ad una più facile partecipazione al voto da parte degli elettori, senza ricorrere ad interventi autoritativi come la re-introduzione dell’obbligo di voto, in quanto “dovere civico” o facendone prevalere la dimensione di funzione pubblica piuttosto che quella di diritto individuale.File | Dimensione | Formato | |
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