Partendo dalla definizione delle nozioni di cittadinanza e di cittadino nel contesto dell’odierna società multietnica, multiculturale e globalizzata, l’attenzione è attratta dalla necessità di individuare e precisare i diritti fondamentali degli stranieri. A tal fine, per l’ordinamento italiano, è stata fondamentale l’opera ermeneutica della Corte costituzionale che ha legato il principio di eguaglianza e i diritti inviolabili dell’uomo alle consuetudini e agli atti internazionali riconosciuti, sì da sancire che l’assenza dello status di cittadino non vale a negare il riconoscimento e la tutela dei diritti umani. Nel nostro ordinamento, in particolare, tale status è (stato) un importante banco di prova per valutare la tenuta dei principi che reggono la Repubblica; esso infatti ha dato conto di alcune (gravi) criticità nella legislazione sull’immigrazione. Questa ha addirittura violato norme costituzionali e internazionali supreme relative, specialmente, al diritto d’asilo e alla garanzia dello status di rifugiato. In virtù della società “dinamica” nella quale viviamo e del rispetto dei valori del costituzionalismo che pone al centro la persona, pare necessario definire un assetto normativo che consideri la cittadinanza reale (ius loci), ovvero che si preoccupi di salvaguardare i diritti di coloro che sono effettivamente partecipi di una data comunità statale, indipendentemente dalle proprie origini.

Educazione alla Costituzione: "lievito" di una cittadinanza consapevole

Adriana Apostoli
2022-01-01

Abstract

Partendo dalla definizione delle nozioni di cittadinanza e di cittadino nel contesto dell’odierna società multietnica, multiculturale e globalizzata, l’attenzione è attratta dalla necessità di individuare e precisare i diritti fondamentali degli stranieri. A tal fine, per l’ordinamento italiano, è stata fondamentale l’opera ermeneutica della Corte costituzionale che ha legato il principio di eguaglianza e i diritti inviolabili dell’uomo alle consuetudini e agli atti internazionali riconosciuti, sì da sancire che l’assenza dello status di cittadino non vale a negare il riconoscimento e la tutela dei diritti umani. Nel nostro ordinamento, in particolare, tale status è (stato) un importante banco di prova per valutare la tenuta dei principi che reggono la Repubblica; esso infatti ha dato conto di alcune (gravi) criticità nella legislazione sull’immigrazione. Questa ha addirittura violato norme costituzionali e internazionali supreme relative, specialmente, al diritto d’asilo e alla garanzia dello status di rifugiato. In virtù della società “dinamica” nella quale viviamo e del rispetto dei valori del costituzionalismo che pone al centro la persona, pare necessario definire un assetto normativo che consideri la cittadinanza reale (ius loci), ovvero che si preoccupi di salvaguardare i diritti di coloro che sono effettivamente partecipi di una data comunità statale, indipendentemente dalle proprie origini.
2022
9791281039025
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